Corriere della Sera

Ligabue è ancora on the road: «Per me è tutto nuovo»

- DAL NOSTRO INVIATO Andrea Laffranchi

Non è un trailer. Cioè lo è ma siamo pur sempre a un concerto. Quindi anzitutto bentornato Liga. E poi piacere Riko. Al palasport di Rimini Luciano torna sul palco (in arrivo altre 33 date del nuovo tour) sei mesi dopo lo stop causa problemi alle corde vocali che lo aveva costretto a fermare il tour. E per la prima volta ci fa conoscere di persona Riko, l’alter ego che ha raccontato in «Made in Italy». Ha la faccia di Stefano Accorsi che è il protagonis­ta del film ispirato al disco e che il rocker ha girato durante la pausa. «Cosa ci faccio qui?». È la domanda che si fa Riko e che si fanno tutti i protagonis­ti della pellicola nel video che apre la serata.

«Per me è tutto “nuovo”. È “nuovo” risalire su un palco a tenere un concerto, sono “nuove” le mie corde vocali, è ancora più “nuovo” mettere nello spettacolo immagini di un film già girato», aveva detto Luciano nei giorni scorsi. E nuova è anche la scaletta. Quest’inverno Ligabue aveva messo in scena uno show diviso in due: nella prima parte tutte le canzoni del nuovo album, nella seconda un best of con qualche chicca. Scelta filologica, c’era da spiegare il concept ma forse era difficile da digerire, «Made in Italy» non è ancora un classico da cantare a memoria. E allora questa volta ha mescolato le carte fra presente e passato. La narrazione sociopolit­ica, la disillusio­ne del 4050enne, l’amore non corrispost­o verso l’Italia è più diluita. Ma lo show è più agile. Tranquilli i fan: la voce non ha indecision­i e non è cambiata. E tranquillo Liga: saranno gli occhiali da sole dietro cui si nasconde nei primi pezzi, ma bastano un paio di brani per toglierli. Sguardo disteso. E a metà concerto su «Questa è la mia vita» butta fuori tutto, voce e tensione. I brani di «Made in Italy» sono accompagna­ti dalle scene del film. Si intuisce qualcosa in più di Riko, uno da locali notturni e da goliardate con gli amici. Indizi anche sul film (che esce a gennaio), forse sospeso fra sogno e realtà come quella scena su «Mi chiamano tutti Riko»: Accorsi in chiodo a frange e pantaloni borchiati balla davanti a una mortadella gigante. Tocco spicy nella scena d’amore fra Accorsi e Kasia Smutniak.

Il passato musicale arriva a ondate: quella tirata di «L’odore del sesso» e «Happy Hour», quella dolce con Luciano da solo sul palco («Sogni di rock and roll» e «A modo tuo»), nei bis le immancabil­i «Certe notti» e «Urlando contro il cielo».

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Sul palco Luciano Ligabue ieri sul palco del 105 Stadium di Rimini. Durante il concerto sono state proiettate alcune immagini del suo nuovo film «Made in Italy» (foto di Jarno Iotti)

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