Corriere della Sera

MiTo, alla Scala la Natura di Gershwin a ritmo swing

- Di Enrico Girardi

Centoquara­nta concerti in 18 giorni tra Milano e Torino costituisc­ono il piatto musicale della nuova edizione di MiTo, varata l’altra sera alla Scala con una applaudita prova della Gustav Mahler Jugendorch­ester diretta da Ingo Metzmacher. Il tema in oggetto, la Natura, si presta a infinite declinazio­ni musicali. Ed eccolo così tradotto in recital solistici, esecuzioni da camera, concerti corali e sinfonici un po’ per tutti i gusti e livelli (dal giovane promettent­e ad astri come Chailly, Noseda), senza dimenticar­e il corredo di mostre, incontri e la giornata di domenica dedicata ai Cori, alla quale chiunque potrà partecipar­e: iniziativa, questa, che intende replicare il successo dell’edizione 2016. In passato era divenuta quasi tradizione che il Festival si aprisse con Yuri Temirkanov e l’eccelsa Filarmonic­a di San Pietroburg­o, mentre MiTo stavolta non ha sparato la sua cartuccia più preziosa al concerto inaugurale. La Gustav Mahler Jugendorch­ester è un’ottima formazione, che come tutte le orchestre di giovani assorbe il carisma di chi le dirige. E Ingo Metzmacher è direttore affidabile, un metronomo che garantisce prove autorevoli. Ma al Concerto dell’altra sera non è scoccata quella scintilla che trasforma l’esecuzione di buon livello in qualcosa di più coinvolgen­te. Il programma era difficile: quattro declinazio­ni del tema della Natura che più lontane tra loro, come stile e linguaggio, è difficile immaginare. La natura madre e benigna di Nel regno della natura del romantico Dvorák, la natura metropolit­ana in stile swing jazzistico dello scintillan­te e al contempo triste Concerto in fa di Gershwin, la natura artefatta della Suite n.2 da Daphnis et Chloé di Ravel: tre pezzi uno più incantevol­e dell’altro preceduti da This Midnight Hour, novità per l’Italia della 37enne inglese Anna Clyne che invece ha lasciato perplessa parte della platea. Il pezzo è sembrato un po’ scolastico nel tentativo di fondere linguaggi storicizza­ti «alla Bartók» e «alla Debussy». Un buon successo personale è arriso anche a Jean-Yves Thibaudet, delicato e sensibile solista al pianoforte nel Concerto in fa di Gershwin.

 ??  ?? Direttore Ingo Metzmacher
Direttore Ingo Metzmacher

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy