L’emergenza non è colpa del c.t. Ventura
Ame sembra che sulla Nazionale stiamo scambiando la causa con l’effetto. È vero, il rischio finale è che si possa uscire dai Mondiali, anche se personalmente proprio non lo penso. Averci è un affare anche per chi organizza il Mondiale. Ma la malattia che ci tiene in bilico non è Ventura, è l’assenza di giocatori competitivi. È ormai così tanto il tempo passato senza una cura che ci siamo abituati a non distinguere la qualità, vediamo bravissimi giocatori che sono solo normali. E li paghiamo subito come campioni. Così il danno è doppio. Un esempio per tutti è Verratti. Non è più un ragazzo, ma gioca ancora da promessa. Non migliora, ha meno entusiasmo, non cancella i piccoli difetti di quando aveva 20 anni, che adesso, con il tempo, sono diventati limiti, deve pensare rapidamente e invece continua a guardarsi giocare. Verratti è un caso conclamato, ma ci sono molti altri giovani che si perdono appena sei sicuro di averli trovati. È strana questa lunga epidemia di ovvietà nei nostri ragazzi, è strano anche non trovarci dentro un cuore che assecondi il talento. Mi sembrava si fosse andati oltre con le ultime generazioni, che qualcosa stesse cambiando. Non è stato esattamente così. Forse è ancora solo presto, ma nel frattempo è diventato tardi per le vecchie generazioni. Gli ultimi buoni hanno finito per invecchiare. Siamo in una zona vuota, senza più un presente. Una situazione davvero senza precedenti. In tutto questo Ventura c’entra poco. È un combattente elastico con sulle spalle una montagna sproporzionata, ha più astuzie che idee, ma ha anche preso il movimento più fragile della nostra storia. Il punto è capire perché stiamo impallidendo ormai da anni. Cos’è cambiato, cosa ci ferma. Quanto il problema è nostro e quanto è di tutti. Quanto appartiene al calcio e quanto al Paese, alle nostre nuove abitudini. Siamo una grande industria in difficoltà, senza risultati tutti perderanno molti soldi. È l’ora di parlarne a lungo e far scattare un’emergenza, idee serie e diverse portate anche da gente fuori dal calcio. È più importante questo della partita di stasera contro Israele. Quella passa comunque.