Corriere della Sera

L’emergenza non è colpa del c.t. Ventura

- Di Mario Sconcerti

Ame sembra che sulla Nazionale stiamo scambiando la causa con l’effetto. È vero, il rischio finale è che si possa uscire dai Mondiali, anche se personalme­nte proprio non lo penso. Averci è un affare anche per chi organizza il Mondiale. Ma la malattia che ci tiene in bilico non è Ventura, è l’assenza di giocatori competitiv­i. È ormai così tanto il tempo passato senza una cura che ci siamo abituati a non distinguer­e la qualità, vediamo bravissimi giocatori che sono solo normali. E li paghiamo subito come campioni. Così il danno è doppio. Un esempio per tutti è Verratti. Non è più un ragazzo, ma gioca ancora da promessa. Non migliora, ha meno entusiasmo, non cancella i piccoli difetti di quando aveva 20 anni, che adesso, con il tempo, sono diventati limiti, deve pensare rapidament­e e invece continua a guardarsi giocare. Verratti è un caso conclamato, ma ci sono molti altri giovani che si perdono appena sei sicuro di averli trovati. È strana questa lunga epidemia di ovvietà nei nostri ragazzi, è strano anche non trovarci dentro un cuore che assecondi il talento. Mi sembrava si fosse andati oltre con le ultime generazion­i, che qualcosa stesse cambiando. Non è stato esattament­e così. Forse è ancora solo presto, ma nel frattempo è diventato tardi per le vecchie generazion­i. Gli ultimi buoni hanno finito per invecchiar­e. Siamo in una zona vuota, senza più un presente. Una situazione davvero senza precedenti. In tutto questo Ventura c’entra poco. È un combattent­e elastico con sulle spalle una montagna sproporzio­nata, ha più astuzie che idee, ma ha anche preso il movimento più fragile della nostra storia. Il punto è capire perché stiamo impalliden­do ormai da anni. Cos’è cambiato, cosa ci ferma. Quanto il problema è nostro e quanto è di tutti. Quanto appartiene al calcio e quanto al Paese, alle nostre nuove abitudini. Siamo una grande industria in difficoltà, senza risultati tutti perderanno molti soldi. È l’ora di parlarne a lungo e far scattare un’emergenza, idee serie e diverse portate anche da gente fuori dal calcio. È più importante questo della partita di stasera contro Israele. Quella passa comunque.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy