Festa dell’Unità, FI e M5S declinano l’invito
Alla Festa nazionale del Pd (9-24 settembre a Imola) ci saranno logicamente tutti i big del partito. Presenti anche gli alleati di governo di Ap e per l’opposizione Giorgietti (Lega) e Fratoianni (Si), ma non M5S e Forza Italia che hanno declinato l’invito. Il 20 interverrà il leader di Campo progressista Giuliano Pisapia, mentre per Mdp ci sarà il viceministro Bubbico, ma non D’Alema e Bersani che non sono stati invitati. La festa sarà chiusa dal segretario Matteo Renzi. diceva che la speranza ha due figlie: la prima è la rabbia, la seconda è il coraggio di costruire. Questo è quello che dà la speranza, ma la rabbia non va dimenticata. Non usiamo un contenuto giusto con un metodo sbagliato».
Il 24 agosto Alfano ha affermato: «Le cose giuste fatte al momento sbagliato rischiano di diventare sbagliate». Dunque, quali sono per Ap le priorità per il Paese?
«Intanto approvare con una maggioranza qualificata in Senato pari a 161 la nota di aggiornamento del Def. Domando agli Orlando, ai Minniti e ai Zanda: il Pd si assume la responsabilità di spaccare il Parlamento a settembre? È più importante non far scattare l’aumento dell’Iva o creare la guerriglia a Palazzo Madama?».
Come finirà?
«Secondo me vincerà il senso di responsabilità ancora una volta. Che non vuol dire non avere sensibilità rispetto a questi temi. Governare significa tener conto di questo. Del resto, alla fine di una legislatura sarebbe un errore forzare e innescare una profonda divisione nel Paese».