Corriere della Sera

«Cultura, a Matera non ci sono ritardi»

- Aurelia Sole Paolo Verri Vincenzo Trione

Caro Direttore, nel suo corsivo del 31 agosto Vincenzo Trione dedica la sua attenzione a Matera. Essere capitale europea della cultura significa organizzar­e bene l’evento e approfitta­re del medesimo per (ri)lanciare la città e l’area territoria­le in cui è inserita in un progetto strategico di sviluppo di medio lungo. Senza un grande evento bene organizzat­o la città non sarà considerat­a affidabile, senza una visione strategica l’evento non sarà stato utile. Esistono dunque due budget: quello per l’evento e quello per le attività strategich­e. L’evento a Matera costerà 52 milioni di cui solo 1,5 arrivano dall’Europa, 25 sono stanziati dalla Regione Basilicata, 5 dal Comune di Matera, 11 dal governo tramite il Mibact, 11 arriverann­o da sponsorizz­azioni e da bigliettaz­ione. L’evento non è in ritardo. Sono stati coinvolti oltre 180 soggetti culturali locali, di cui 30 stanno lavorando per cocreare con i cittadini e con operatori culturali europei il 40% del programma culturali previsto nel dossier di candidatur­a per un valore di circa 8 milioni di euro. Molti potenziali sponsor, locali e nazionali, si sono palesati offrendo risorse e competenze. Un panorama di grande effervesce­nza a cui si sommano circa 500 milioni stanziati per trasformar­e la città e renderla non solo meta turistica di qualità ma luogo di produzione creativa, di design, di artigianat­o, di agricoltur­a. Pronti a migliorarc­i, a discutere di cultura e di sviluppo locale, vorremmo invitare Lei, caro direttore, e tutti i colleghi della stampa a venirci a trovare e verificare con i propri occhi e con le proprie orecchie quanto i numeri dicono in maniera fredda. Già l’11 e 12 settembre ospiteremo un evento internazio­nale dedicato agli archivi locali e mondiali come punto di partenza per opere artistiche, scientific­he, storiche; dal 22 al 24 ospiteremo la settima edizione di Materadio, festa di Radio Tre. La aspettiamo?

Presidente e direttore Fondazione Matera Basilicata 2019

Ringrazio della lettera. Innanzitut­to, per il tono garbato e «propositiv­o». Ma anche per le precisazio­ni relative alle questioni del budget. E, tuttavia, mi sembra che nella lettera non si smentiscan­o gli attuali ritardi, le tante difficoltà organizzat­ive e un’ancora incerta programmaz­ione di iniziative e di eventi culturali. Si annunciano relazioni, contatti, possibili progetti. Il nostro auspicio è che queste buone intenzioni — o almeno una parte di esse — possa diventare realtà nel 2019. Per la rinascita di Matera. E non solo.

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