Corriere della Sera

«Angry Birds» in Borsa L’Ipo dei videogioch­i verso quota 2 miliardi

- Corinna De Cesare

Gli uccellini arrabbiati in volo verso la Borsa. Rovio Entertainm­ent, la società che ha creato il celebre videogame «Angry Birds» (in italiano, uccellini arrabbiati) ha annunciato ieri l’intenzione di sbarcare sul listino di Helsinki. Il suo azionista di maggioranz­a, la holding olandese Trema Internatio­nal, e altri soci vogliono collocare sul mercato una parte delle loro azioni e Rovio emetterà nuovi titoli per 30 milioni di euro. Anche se non sono stati forniti dettagli sull’operazione, la quotazione potrebbe attribuire a Rovio un valore di 2 miliardi di euro.

Solo un anno fa, nella primavera del 2016, Rovio ha lanciato il film «Angry Birds», prodotto con Sony Entertainm­ent, raccoglien­do quasi 350 milioni di dollari di incasso nel mondo e riportando il bilancio della società in attivo dopo un 2015 in rosso. Il nuovo videogioco sta già portando i suoi frutti, dal momento che le vendite sono aumentate del 94% a 152,6 milioni di euro nella prima metà del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016, con un utile netto di 13,3 milioni. E ora arriva pure la quotazione. Un periodo dorato per Rovio: al 30 giugno scorso i giochi della società finlandese sono stati scaricati più di 3,7 miliardi di volte e hanno avuto una media di 80 milioni di utenti mensili attivi, 11 milioni al giorno. C’è grande attesa inoltre per il sequel del film «Angry Birds» che vedrà Superpoter­i Red, il capo degli angry birds, insieme con gli altri «uccellini arrabbiati» del videogioco, dovrà mettere alla prova in Borsa i propri superpoter­i la luce nel settembre del 2019.

Tutto insomma sembra favorire un bel debutto di Borsa anche se le quotazioni dei videogame non sono mai state facili. Il precedente eccellente è Zynga, società famosa per Farmville, che arrivò a quotarsi con una valutazion­e di circa sette miliardi di dollari e dal 2011 a oggi ha perso al Nasdaq circa il 65% di capitalizz­azione. Tre anni fa è stata la volta di Candy Crash. Al debutto difficile (-15% il primo giorno di contrattaz­ioni) seguì la vendita alla società americana Activision Blizzard. Ora tocca ad «Angry Birds» mostrare i superpoter­i. In Borsa.

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