Corriere della Sera

Sanremo, quattro conduttori Baglioni va verso la direzione

In lizza Ranieri, Carlucci, Frizzi e Comello. Ogni sera un volto diverso

- 3 Renato Franco 4 Emilia Costantini

Lavori in corso, ma soprattutt­o lavori in ritardo. Il Festival di Sanremo 2018 naviga ancora a vista, anche se la nebbia si sta alzando. Finalmente è arrivato il primo tassello. Dopo le anticipazi­oni di Stampa e Secolo XIX giungono segnali positivi anche dai corridoi Rai: Claudio Baglioni si avvia a essere il direttore artistico del Sanremo ‘18.

Il cantautore dalla maglietta fina avrà il compito di contattare le case discografi­che per avere la rosa di canzoni in cui pescare quelle che saliranno sul palco. Non è il solo passo avanti, perché pare risolto anche il nodo del regolament­o grazie alla via più breve: si terrà quello dello scorso anno. Insomma finalmente qualcosa si muove perché negli ultimi anni la macchina di Saremo a settembre aveva già fatto parecchi chilometri. Baglioni è la svolta che non si poteva rimandare, colma un vuoto che stava diventando imbarazzan­te. Prima di approdare a Baglioni, il direttore generale Mario Orfeo e il direttore di Rai1 Andrea Fabiano avevano provato a convincere Carlo Conti a fare un passo indietro e assumere almeno la carica di direttore artistico. Ma il vincitore degli ultimi tre Festival grazie ad ascolti sempre in crescita non aveva nessuna intenzione di cambiare idea. Tante grazie ma arrivederc­i.

Per Baglioni sarebbe il terzo Sanremo, anche se il cantautore non si è mai presentato in gara. Nel 1985 si affacciò per ritirare il premio per la sua «Questo piccolo grande amore» che fu scelta come canzone d’amore del secolo. Quasi 30 anni dopo, nel 2014, invece si esibì come superospit­e nell’ultimo Festival condotto da Fazio.

Rimane sul banco la questione della conduzione per capire come sarà «questo piccolo grande festival», perché latitano i nomi di grande richiamo, che poi in tv si contano sulle dita di una mano (Fazio, Bonolis, Fiorello...). Il confronto con gli ultimi tre Conti rischia di essere un deterrente per molti. Così in mancanza del piano A, la Rai sta lavorando al piano B. L’idea sarebbe ● Claudio Baglioni è nato a Roma, il 16 maggio 1951. Per Baglioni sarebbe il terzo Sanremo, anche se il cantautore non si è mai presentato in gara. Nel 1985 ritirò il premio per «Questo piccolo grande amore». Nel 2014 invece si esibì come superospit­e nel Festival condotto da Fabio Fazio quella di affidare a Baglioni anche un ruolo da «capitano giocatore» in una squadra di più conduttori: l’artista, che si era già messo in gioco con successo con Fabio Fazio in Anima mia e che l’anno prossimo festeggerà 50 anni di carriera, potrebbe portare sul palco volti provenient­i dal mondo del cinema, della comicità, della stessa canzone. Tra i nomi che hanno più credito quello di Lodovica Comello, l’ex Disney Girl lanciata da Violetta, che alterna tv (Singing in the Car e Kid’s Got Talent) e musica (è stata sul palco dell’ultimo Festival) e che sarebbe il volto adatto per pescare tra i più giovani con una tribù di 3 milioni di sostenitor­i su Facebook e 2 milioni su Instagram.

Poi ci potrebbero essere i soliti noti: volti Rai che si dividerebb­ero il peso (e in caso il flop) dell’edizione numero 68: più possibili Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci piuttosto che Amadeus e Antonella Clerici. Non è da escludere anche Massimo Ranieri che, all’opposto di Lodovica Comello, incarna il prototipo dell’artista rassicuran­te nelle corde degli spettatori di Rai1.

Al di là dei nomi, lo schema dovrebbe essere quello di un presentato­re diverso per ogni sera, per poi ritrovarsi tutti insieme nella quinta serata conclusiva. Qui potrebbe anche spuntare Carlo Conti, a giochi fatti, estraneo dunque a un eventuale flop dell’edizione numero 68. La Comune di Sanremo, governo collettivo di un gruppo di conduttori, pare abbia superato le altre ipotesi circolate nelle ultime settimane: Mika e Virginia Raffaele, ritenute due spalle strepitose, ma nessuno dei due conduttore in senso classico; Laura Pausini e Paola Cortellesi, al momento suggestion­e abbandonat­a nella foschia delle intenzioni mancate.

Milly Carlucci (62 anni) è la signora del sabato sera di Rai1 con il suo «Ballando con le stelle»

Fabrizio Frizzi (59) sta vivendo una seconda giovinezza grazie a «L’eredità»

Lodovica Comello (27) è una star su Facebook e Instagram

Massimo Ranieri (66) è amatissimo dal pubblico di Rai1 uccello, impersonat­o da Thomas Daval, dà il ritmo alla parabola amorosa: senza ritmo, senza movimento, non si può restare in equilibrio sul filo, se ti fermi cadi ed è la morte».

Tutt’altra vicenda è quella della Centaura: «Il testo nasce dal recente ritrovamen­to, proprio ad Arona, di un muro romano — dice Maraini —. Per costruire il personaggi­o (interpreta­to da Camilla Dell’Agnola), mi sono ispirata al tema della metamorfos­i. Il centauro è conosciuto al maschile, mezzo uomo e mezzo cavallo, ma ho scoperto su un vaso greco un’immagine femminile, mezza donna e mezza cavallo. È lei a raccontare la storia racchiusa in quel muro confrontan­dosi con un personaggi­o surreale, Alice (Valentina Turrini) del Paese delle meraviglie: la prima incarna il mito, la seconda una fiaba letteraria».

Nulla di realistico, solo suggestion­i paesaggist­iche suggerite dal luogo: «Non potrebbe essere altrimenti — conferma Maraini —. Il Teatro sull’acqua, che si svolge su di un palcosceni­co liquido unico in Italia, non è semplice drammaturg­ia, ma si tratta di una sorta di stagione dello spirito, perché il lago racchiude tanti segreti e inquietant­i misteri».

Ho bisogno di nuovi stimoli Mi regalerò un grande show che il pubblico sta aspettando da tempo E forse sarà anche l’ultimo perché ho già 57 anni

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