Vincitori e vinti
Nuovo «Camera Cafè», l’entusiasmo ritrovato di Luca & Paolo
Non so se sia una buona idea riprendere «Camera Cafè», lo vedremo con il tempo. Forse sì, però, perché ora la sketchcomedy di Luca e Paolo svolge un’altra funzione: quella di accendere l’access prime time, quel quarto d’ora fondamentale per la compilazione dei palinsesti e per strizzare l’occhio a un pubblico più giovane.
Riecco Luca Nervi (Luca Bizzarri), responsabile ufficio acquisti, e Paolo Bitta (Paolo Kessissoglu), responsabile ufficio vendite. Il primo ha acquistato una cooperativa, «Il bracciolo dell’amicizia» tramite cui, con la scusa dell’accoglienza, sfrutta il lavoro in nero dei profughi. Il secondo, invece, ha acquistato il locale «Dimmi di sì». Se in passato l’idea di fondo della sitcom era descrivere con una sola telecamera quel momento sociologicamente determinante nella vita di una qualsiasi azienda che è, appunto, la pausa caffè, lo sforzo attuale è soprattutto quello di raccontare una sorta di scontro generazionale fra vecchi e nuovi impiegati.
Resta il fatto che in questa breve e ripetuta sosta della vita d’ufficio si dispiegano in tutta la loro ferocia i rapporti fra dipendenti: pettegolezzi, invidie, innamoramenti.
Nel primo episodio, Luca e Paolo sono molto perplessi sulla nuova proprietà (manco a dirlo, è cinese) e devono far i conti con una nuova direttrice, la dott.ssa Corte che ha deciso di cambiare la macchinetta del caffè. Non solo: gli impiegati cinesi si comportano come replicanti: Lin, la moglie del presidente cinese, ama i Pooh e ha un incontro con Roby Facchinetti.
Inutile ripetere che «Camera Cafè» si regge sulla bravura di Luca e Paolo che in Rai sembrano aver ritrovato nuovi entusiasmi e un’antica identità. Non c’è più Olmo (Carlo Gabardini, che ci è rimasto male). I nuovi episodi di «Camera Cafè», prodotti da Zerostories srl sono stati scritti da Lorenzo De Marinis, Matteo Levati, Giuseppe Di Masi, Marco Renzi, Fabio Vassallo ed Alessandro Zullato.