Corriere della Sera

Morto il cardinale Caffarra, tra i critici di Francesco

Alla guida della diocesi di Bologna fino al 2015, non condividev­a le aperture ai divorziati risposati

- Di Luigi Accattoli

È morto ieri il cardinale Carlo Caffarra: 79 anni, parmense di nascita, arcivescov­o di Bologna dal 2004 al 2015. Era uno dei quattro cardinali che avevano criticato il documento di papa Bergoglio «Amoris laetitia», ritenendol­o in contrasto con la dottrina cattolica sul matrimonio. Soffriva da anni di gravi malanni intestinal­i che si erano aggravati nei giorni scorsi.

Tra i quattro cardinali critici del Papa, Caffarra aveva un ruolo di portavoce che aveva svolto con interviste e scrivendo a nome degli altri una lettera al Papa, lo scorso 25 aprile, con la quale chiedeva un incontro. Ma come Francesco non aveva risposto alla lettera collettiva inviata dai quattro un anno addietro, così pare che non abbia risposto neanche al rilancio caffarrian­o.

Ora i quattro cardinali dei «dubia» (così avevano definito, in latino, le cinque obiezioni che avevano mosso al Papa) sono ridotti a due: il tedesco Brandmülle­r e lo statuniten­se Burke, essendo già morto in luglio il tedesco Meisner.

Per chi frequentav­a Caffarra, persona timida e lontana da atteggiame­nti di battaglia, il ruolo di capofila dei critici del Papa da lui assunto negli ultimi tre anni è stato una sorpresa. Si ribellava vivacement­e a chi segnalava quel ruolo: «Sono nato papista, sono vissuto da papista e voglio morire da papista», disse in un’intervista.

Molti erano i segni del suo progressiv­o avviciname­nto al mondo tradiziona­lista, a partire dal linguaggio dei rari interventi pubblici, mirato ultimament­e a denunciare la «gravità» del tempo attuale. Il 16 settembre avrebbe dovuto presiedere una celebrazio­ne nella Basilica Vaticana per il decennale della liberalizz­azione della messa in latino e secondo il vecchio rito.

Nella reazione critica alle aperture di Francesco ai divorziati risposati era guidato dall’ammirazion­e per le posizioni tenute in quella materia da Papa Wojtyla, che aveva anche contribuit­o a definire e divulgare. Giovanni Paolo II nel 1980 l’aveva chiamato a fondare e presiedere il «Pontificio Istituto per gli studi su matrimonio e famiglia». Incarico che aveva lasciato nel 1995, andando arcivescov­o a Ferrara.

Papista Nonostante le posizioni critiche affermava: «Sono nato papista e voglio morire papista»

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Prelato Carlo Caffarra, è stato arcivescov­o di Bologna dal 2003 al 2015

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