La presidenza di Singapore a una donna musulmana
Nella città Leone c’è già chi parla della più controversa presidenza della storia di Singapore. In attesa di scoprirlo, di sicuro c’è che Halimah Yacob, 63 anni, musulmana, madre di cinque figli, sarà il primo presidente donna della città-Stato. Ex numero uno del Parlamento, Yacob sale in carica senza aver affrontato le urne. Per accedere alla presidenza di Singapore è necessario aver diretto per un minimo di tre anni un’azienda con un capitale che raggiunga i 500 milioni di dollari di Singapore (310 milioni di euro), requisito che gli avversari della Yacob, gli uomini d’affari Farid Khan e Salleh Marican, non soddisfacevano. Spazzata via la concorrenza, per questa ex sindacalista, famosa per le sue campagne a favore delle donne e contro l’estremismo islamico, il gioco è stato relativamente facile.
«Anche se questa è stata un’elezione “riservata”, sarò il presidente di tutti», si è affrettata a dichiarare durante una conferenza stampa. Velo color albicocca in testa e piglio deciso, la Yacob, fiera delle sue origini malesi (e povere), è consapevole di avere davanti una sfida non da poco. La maggioranza del Paese (e del Parlamento) non è malese né tantomeno di fede musulmana ma lo scorso novembre il governo ha decretato che queste elezioni fossero riservate ai candidati malesi. Una svolta, se si considera che era dal 1970, dopo Yusof Ishak, capo di Stato dall’indipendenza fino alla sua morte, che la presidenza non era appannaggio di questa minoranza. E se alcuni analisti sostengono che tale scelta sia dettata dalla necessità di mantenere ottimi rapporti diplomatici con la Malaysia, della cui penisola Singapore è un’appendice, è chiaro come per Halimah Yacob i prossimi sei anni non si preannuncino certo in discesa.
A Singapore, che ha una popolazione di 5,7 milioni di persone, compresi 1,6 milioni di non residenti, la presidenza ha in gran parte funzione cerimoniale. Tuttavia, la carica comporta alcuni poteri di veto sulla nomina di posizioni chiave nel governo e l’utilizzo delle riserve finanziarie del Paese. Non male per una donna che — l’ha raccontato lei stessa in un’intervista a Channel News Asia — da ragazza ha dovuto assentarsi più volte da scuola per aiutare la famiglia in difficoltà dopo la morte del padre.
@martaserafini