Più controllo dopo il flop ai Mondiali
uaranta atleti di vertice da seguire passo dopo passo, otto centri federali di specialità dove farli convergere 10 giorni al mese, con i loro tecnici, per verificarne la forma. Un’«infermeria comune» al Giulio Onesti di Roma dove curare i (troppi) infortunati. Stop ai fondi a chi non rispetta i patti. Questa la ricetta presentata ieri da Alfio Giomi, presidente Fidal, per ridare ossigeno a un’atletica leggera uscita con le ossa rotte dai Mondiali di Londra ma che fa registrare ottimi risultati con i giovani guidati da Stefano Baldini.