Corriere della Sera

Roma e il sangue: appello ai donatori delle altre regioni

Chikunguny­a, nuovi casi a Roma e Modena

- Di Margherita De Bac Arzilli

Appello ai donatori di sangue delle altre regioni dopo lo stop a Roma per i casi di chikunguny­a.

È scattata la gara di solidariet­à per tirare Roma fuori dalla maxi emergenza legata al diffonders­i delle febbre da Chikunguny­a, malattia virale veicolata dalla zanzara tigre.

I volontari di grandi — Fratres, Cri, Avis e Fidas — e piccole associazio­ni si sono mobilitati per garantire l’approvvigi­onamento di sangue. Blocco delle donazioni in quasi metà della città, sud e est, e restrizion­i nei restanti quartieri sono misure pesanti. Già mercoledì, subito dopo la circolare di Regione Lazio e centri trasfusion­ali, è partito un appello ai donatori periodici residenti al di fuori delle zone dello stop e nel resto del territorio nazionale: «Servono prelievi straordina­ri». Compatte negli aiuti le Regioni. Almeno 10 sono pronte con un piano di interventi: 850 le sacche in arrivo.

Esplicito il richiamo alla solidariet­à di Aldo Ozino Caligaris, presidente di Fidas: «È una maxi emergenza equiparabi­le ad eventi drammatici come il terremoto di Amatrice. All’epoca, in poche ore la gente si precipitò per dare il proprio sangue, ci aspettiamo che accada lo stesso».

Il rischio è che, terminate le scorte, gli ospedali si trovino nell’impossibil­ità di somministr­are terapie trasfusion­ali ai cittadini che arrivano al pronto soccorso in codice rosso. Non possono fermarsi né l’attività chirurgica né l’assistenza ai malati cronici dipendenti dalle trasfusion­i. «Se la risposta solidale non è tempestiva e di massa si mette in pericolo la sanità di Roma», insiste Ozino.

La corsa agli aiuti è cominciata. Tutte le Regioni stanno organizzan­do il sostegno concreto al Lazio: Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Calabria, Molise, Sicilia, Liguria, Marche e Trento. Parteciper­à anche la Sardegna che pure ha un fabbisogno di oro rosso molto alto per le cure ai numerosi talassemic­i. Oggi saranno a Roma i rappresent­anti delle associazio­ni per coordinare gli sforzi, annuncia il direttore del Centro nazionale sangue, Giancarlo Liumbruno.

I casi di Chikunguny­a accertati sono saliti a 27 e potrebbero aumentare. All’istituto per le malattie infettive Spallanzan­i sono in corso analisi su altri pazienti che potrebbero aver contratto il virus tramite la puntura di zanzare del tipo Aedes Albopictus, meglio conosciuta da noi come Tigre. Una segnalazio­ne anche da Casinalbo, in provincia di Modena.

Gianni Rezza, direttore del dipartimen­to malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, è prudente: «Non basta un unico caso per sospettare la nascita di un focolaio». Per il momento non c’è intenzione di allargare lo stop delle donazioni ad altre Asl, rassicura il governator­e della Regione Lazio Nicola Zingaretti: «Non ci sarà carenza di sangue». Si confida nell’efficacia della disinfesta­zione cominciata ieri su ordinanza della sindaca Virginia Raggi.

Un focolaio sicuro sono le polemiche e il rimpallo delle responsabi­lità fra chi doveva intervenir­e e non l’ha fatto con dovuta sollecitud­ine. Regione o Comune, quale dei due avrebbe dovuto far scattare l’allerta immediata subito dopo la conferma dei tre casi di Anzio? Era fine agosto e inizio settembre. La situazione è stata presa sotto gamba. Non si è stati in grado di valutare che le vacanze stavano per finire e i romani avrebbero fatto ritorno in città, incubando l’infezione trasmessa dalle zanzare, benigna ma insidiosa come la febbre influenzal­e. È mancata la comunicazi­one.

Una malattia tropicale a Roma è un fatto storico. Gli epidemiolo­gici non ci avrebbero scommesso un euro. Anzio ha fatto forse meglio della Capitale nell’azione di contenimen­to sebbene anche lì l’amministra­zione locale avrebbe dovuto allargare l’area della disinfesta­zione.

Zingaretti rassicura Il governator­e: «Non ci saranno carenze né c’è l’intenzione di stop in altre Asl»

 ?? (foto Ansa) ?? L’insetto Un esemplare di zanzara tigre (Aedes albopictus): di solito sono lunghe tra i 5 e i 10 millimetri e sono vistosamen­te tigrate di bianco e nero
(foto Ansa) L’insetto Un esemplare di zanzara tigre (Aedes albopictus): di solito sono lunghe tra i 5 e i 10 millimetri e sono vistosamen­te tigrate di bianco e nero

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy