Corriere della Sera

L’inchiesta

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I rimborsi elettorali e le spese personali

1 Nel 2012 le Procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria si occupano della gestione dei soldi della Lega. Nel 2013 i pm lombardi contestano a Bossi, in concorso con Belsito, l’appropriaz­ione indebita e la truffa aggravata per i rimborsi elettorali 2008 e 2009, e ai figli Renzo e Riccardo l’uso a fini personali di 300.000 euro di soldi pubblici

I pm: «Così si sostenevan­o i costi della famiglia»

2La prima sentenza è del marzo 2016: 2 anni e mezzo per Riccardo Bossi. Dello scorso marzo è invece la richiesta di condanna per Bossi, il figlio Renzo e Belsito, arrivata il 10 luglio a sentenza: per il Senatùr, la tesi dei pm, «sostenere i costi della sua famiglia» con il patrimonio della Lega era «un modo di agire consolidat­o e concordato» con Belsito

Condanna per truffa allo Stato Oltre 48 milioni da confiscare

3Il 10 luglio Bossi è stato condannato in primo grado a 2 anni e 3 mesi, il figlio Renzo a 1 anno e 6 mesi e l’ex tesoriere della Lega Belsito a 2 anni e 6 mesi. Erano accusati di appropriaz­ione indebita e truffa allo Stato nel processo sulle irregolari­tà nell’uso dei fondi pubblici della Lega. Il tribunale aveva disposto la confisca di 48 milioni al partito

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