Corriere della Sera

«Siamo andati in banca ma i soldi erano bloccati Ci aiuteranno i volontari»

Il capogruppo alla Camera Fedriga: noi non c’entravamo nulla

- di Giuseppe Alberto Falci (Cavicchi)

«Non è uno Stato democratic­o quello che vuole mettere fuori legge un partito che dovrebbe essere tutelato dalla Costituzio­ne». A caldo si sfoga così il capogruppo della Lega Nord alla Camera Massimilia­no Fedriga, che si dice «allucinato da una presa di posizione che dovrebbe scandalizz­are e mobilitare i cittadini italiani di ogni colore».

A che titolo parlate di sequestro cautelativ­o dei conti senza mostrare alcuna carta?

«È vero: noi non abbiamo ricevuto alcun tipo di notifica. Ma lo abbiamo appreso dai nostri amministra­tori locali delle province di Savona, Imperia, Bergamo, La Spezia e della Lega Emilia. I quali hanno telefonato ai vertici del partito comunicand­o che non potevano accedere ai conti correnti. A quel punto abbiamo deciso di convocare una conferenza stampa. Anche perché, ripeto, noi non c’entriamo nulla in questa vicenda».

È una battuta la sua?

«Non è mai successo nella storia repubblica­na che a un movimento politico, che non è parte nel processo, venga chiesto un sequestro cautelativ­o».

Prendete le distanze da Umberto Bossi e Francesco Belsito?

«Non è una questione di prendere le distanze. Noi non facevano parte del processo. Dopodiché vorrei ricordare che è stata fatta una rivoluzion­e all’interno della Lega. E il nuovo corso di Matteo Salvini ha preso nettamente le distanze dal precedente».

Il segretario del Carroccio attacca la magistratu­ra perché ritiene voglia farvi fuori e mettervi nelle condizioni di non esistere. Secondo lei, si tratta di un complotto?

«Non lo so se è un complotto. Si tratta di una sentenza cautelativ­a che ha effetti definitivi. Vorrei fare una domanda ai cittadini italiani: se in appello cambiasse la sentenza, cosa succedereb­be? Intanto i magistrati avranno già tentato di eliminare la Lega. E poi diranno: “Scusate, abbiamo sbagliato”. Se pensano di zittirci in questo modo noi andremo comunque avanti».

Si avvicina la campagna elettorale per le Politiche. Come farete senza fondi?

«Parleremo con gli avvocati e vedremo come comportarc­i. Di certo, non demorderem­o. Studieremo il modo per la campagna elettorale. Abbiamo migliaia di volontari pronti a scendere in campo, ad aiutarci e a sostenere la nostra causa. E poi se fosse così ci sarebbe l’effetto contrario. Tanti, vedrete, si convertira­nno alla Lega. Qualsiasi persona normale, e parlando di persona normale non mi riferisco a Renzi, comprender­ebbe che si tratta di un’ingiustizi­a gravissima».

Il segretario del Pd vi ha attaccato frontalmen­te: «C’è un partito che ha rubato i soldi ai contribuen­ti». Come risponde?

«Renzi è un pagliaccio, non conosce la questione e straparla. Si permette di criticare dall’alto di milioni riciclati ai risparmiat­ori con il suo decreto banche. E dall’alto di centinaia di indagati del suo partito».

 ??  ?? Gennaio 2012 L’allora segretario della Lega Umberto Bossi con il tesoriere del Carroccio Francesco Belsito durante un comizio a Chiavari. Tre mesi dopo, ad aprile, in seguito all’inchiesta sui fondi del partito, Bossi lascerà la segreteria e Belsito...
Gennaio 2012 L’allora segretario della Lega Umberto Bossi con il tesoriere del Carroccio Francesco Belsito durante un comizio a Chiavari. Tre mesi dopo, ad aprile, in seguito all’inchiesta sui fondi del partito, Bossi lascerà la segreteria e Belsito...

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