«Siamo andati in banca ma i soldi erano bloccati Ci aiuteranno i volontari»
Il capogruppo alla Camera Fedriga: noi non c’entravamo nulla
«Non è uno Stato democratico quello che vuole mettere fuori legge un partito che dovrebbe essere tutelato dalla Costituzione». A caldo si sfoga così il capogruppo della Lega Nord alla Camera Massimiliano Fedriga, che si dice «allucinato da una presa di posizione che dovrebbe scandalizzare e mobilitare i cittadini italiani di ogni colore».
A che titolo parlate di sequestro cautelativo dei conti senza mostrare alcuna carta?
«È vero: noi non abbiamo ricevuto alcun tipo di notifica. Ma lo abbiamo appreso dai nostri amministratori locali delle province di Savona, Imperia, Bergamo, La Spezia e della Lega Emilia. I quali hanno telefonato ai vertici del partito comunicando che non potevano accedere ai conti correnti. A quel punto abbiamo deciso di convocare una conferenza stampa. Anche perché, ripeto, noi non c’entriamo nulla in questa vicenda».
È una battuta la sua?
«Non è mai successo nella storia repubblicana che a un movimento politico, che non è parte nel processo, venga chiesto un sequestro cautelativo».
Prendete le distanze da Umberto Bossi e Francesco Belsito?
«Non è una questione di prendere le distanze. Noi non facevano parte del processo. Dopodiché vorrei ricordare che è stata fatta una rivoluzione all’interno della Lega. E il nuovo corso di Matteo Salvini ha preso nettamente le distanze dal precedente».
Il segretario del Carroccio attacca la magistratura perché ritiene voglia farvi fuori e mettervi nelle condizioni di non esistere. Secondo lei, si tratta di un complotto?
«Non lo so se è un complotto. Si tratta di una sentenza cautelativa che ha effetti definitivi. Vorrei fare una domanda ai cittadini italiani: se in appello cambiasse la sentenza, cosa succederebbe? Intanto i magistrati avranno già tentato di eliminare la Lega. E poi diranno: “Scusate, abbiamo sbagliato”. Se pensano di zittirci in questo modo noi andremo comunque avanti».
Si avvicina la campagna elettorale per le Politiche. Come farete senza fondi?
«Parleremo con gli avvocati e vedremo come comportarci. Di certo, non demorderemo. Studieremo il modo per la campagna elettorale. Abbiamo migliaia di volontari pronti a scendere in campo, ad aiutarci e a sostenere la nostra causa. E poi se fosse così ci sarebbe l’effetto contrario. Tanti, vedrete, si convertiranno alla Lega. Qualsiasi persona normale, e parlando di persona normale non mi riferisco a Renzi, comprenderebbe che si tratta di un’ingiustizia gravissima».
Il segretario del Pd vi ha attaccato frontalmente: «C’è un partito che ha rubato i soldi ai contribuenti». Come risponde?
«Renzi è un pagliaccio, non conosce la questione e straparla. Si permette di criticare dall’alto di milioni riciclati ai risparmiatori con il suo decreto banche. E dall’alto di centinaia di indagati del suo partito».