Calendari tagliati e stand vuoti Il flop delle Feste dell’Unità che mette a rischio le casse dem
Responsabile organizzazione segreteria Pd
Il vecchio adagio dell’evento bagnato e per questo baciato dalla fortuna non vale per le Feste dell’Unità. A Imola, dove il Pd ha organizzato la sua kermesse nazionale — dal 9 al 24 settembre — le piogge dei giorni scorsi hanno trasformato la manifestazione in un flop. Dibattiti annullati e stand deserti. L’unica eccezione ieri, quando il ministro Minniti, come spesso gli accade, ha registrato il pienone. Un’anomalia. «Qualche sera fa c’erano 13 gradi, chi volete che venga con queste temperature?», ripete il segretario del Pd di Imola Marco Raccagna per farsi coraggio.
Ma nel partito è risaputo che gli acquazzoni non bastano a spiegare la mutazione genetica delle Feste: da prima forma di autofinanziamento del Pd a causa di voragini nelle casse delle federazioni.
Ne sono consapevoli proprio a Imola dove, per evitare rischi eccessivi, hanno organizzato un evento in tono minore evitando gli spazi sterminati dell’Autodromo e puntando sul Lungofiume dove la poderosa macchina emiliana ha partorito un topolino: appena
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5 ristoranti e una piazzetta dedicata allo street food.
A Bologna, per dire, i ristoranti sono 15. Ma il capoluogo emiliano è l’esempio più efficace della crisi. L’anno scorso, per la prima volta nella sua storia, la Festa bolognese si è chiusa con un passivo di circa 100.000 euro. Uno smacco per una federazione capace di organizzare fino al 2011 una kermesse da 4 milioni tondi di incasso. Un’era geologica fa. L’anno scorso, in cassa, sono finiti appena 2 milioni e 450.000 euro. E anche allora il partito ha dato la colpa al maltempo oltre che a un passo falso inatteso: l’invito di William Shatner, il capitano Kirk di Star Trek, il cui cachet stellare è diventato il capro espiatorio del buco.
L’altra nota dolente della Festa bolognese sono da tempo i visitatori. Ai tempi dei Ds accorrevano al Parco Nord fino a 2 milioni di persone. Un numero dimezzato negli anni scorsi. Fino a quando, ad agosto, i dirigenti si sono astenuti dal pronosticare il tradizionale milione di visite : «Ci attendiamo 900.000 spettatori». Anche