Corriere della Sera

«Grandi meriti nel controllo dei flussi» La Ue promuove la strategia dell’Italia

Il tema diritti sul tavolo dei ministri degli Interni. Chiusura dei confini, verso la proroga

- DAL NOSTRO INVIATO Ivo Caizzi

Il Consiglio dei 28 ministri degli Interni della Ue ha espresso il suo appoggio alla strategia attuata dall’Italia in Libia con il contributo della Commission­e europea, che ha portato a una forte riduzione dei flussi migratori nel Mediterran­eo centrale. Nella riunione a Bruxelles sono stati anche valutati interventi per migliorare la drammatica situazione dei migranti e dei rifugiati rinchiusi nei campi di detenzione in Libia.

La presidenza estone del Consiglio ha riconosciu­to al ministro Marco Minniti i «grandi numeri» della riduzione degli sbarchi attraverso il Mediterran­eo centrale. Secondo i dati Onu si è passati dai 28 mila arrivi di giugno a meno di 10 mila in agosto. «Questi progressi devono continuare — ha dichiarato il ministro tedesco Thomas de Maizière —. Dobbiamo lavorare per assicurare che molta gente sempliceme­nte non compia il viaggio attraTurch­ia verso il deserto della Libia». I ministri hanno così annunciato di volere proseguire sulla linea lanciata dall’Italia per frenare i flussi. Estonia e Italia hanno esortato i Paesi membri a contribuir­e al Fondo speciale per l’Africa, passando dagli apprezzame­nti ai fatti.

Come era già accaduto con le violazioni dei diritti umani in (quando l’accordo con la Ue bloccò i flussi di rifugiati dalla Siria e dall’Iraq), le organizzaz­ioni umanitarie hanno denunciato violenze, torture, stupri e riduzione in schiavitù per masse di migranti africani in Libia. La Ue ha ammesso la drammatica situazione e ha deciso di finanziare una maggiore vigilanza delle agenzie Onu per i migranti (Oim) e i rifugiati (Unhcr). Il commissari­o Ue per l’Immigrazio­ne, il greco Dimitris Avramopoul­os, ha però smentito che l’Italia e la Commission­e europea abbiano finanziato, anche tramite il premier libico Fayez Serraj, delle milizie private o organizzaz­ioni criminali passate a contrastar­e i traffici di esseri umani (in cambio di introiti maggiori di quando lo favorivano). In particolar­e la Ue ha negato che dei suoi fondi siano andati alle milizie di Sabratha nella Libia orientale, che hanno spesso bloccato i migranti incarceran­doli. Abramopoul­os ha detto che il calo dei flussi sulla rotta del Mediterran­eo centrale «è frutto di una cooperazio­ne ben coordinata con i Paesi della regione e con il ruolo di pioniere dell’Italia con il ministro Minniti», e che «tutto è stato fatto nella chiarezza e nella trasparenz­a, non ci sono stati canali nascosti o negoziati dietro le quinte».

Nonostante la forte riduzione dei flussi migratori, Germania,

Il Fondo per l’Africa Estonia e Italia hanno esortato gli Stati membri a contribuir­e al Fondo per l’Africa

Francia, Austria e Danimarca (con la extracomun­itaria Norvegia) hanno chiesto e praticamen­te ottenuto di prorogare i controlli alle frontiere interne e la sospension­e dell’accordo di libera circolazio­ne di Schengen, appellando­si a esigenze di anti-terrorismo.

 ??  ?? L’incontro Il premier Paolo Gentiloni con il suo omologo greco Alexis Tsipras ieri a Corfù in una conferenza stampa (Ap)
L’incontro Il premier Paolo Gentiloni con il suo omologo greco Alexis Tsipras ieri a Corfù in una conferenza stampa (Ap)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy