Corriere della Sera

«Quando ti ho visto, ho capito cos’è il vero amore»

- Roberto C.

Sono ormai passati tanti anni da quando mi hai fatto assaporare il sapore del tuo amore con quel bacio clandestin­o, anni che abbiamo passato spesso lontani, perché tra noi si sono spesso frapposti ostacoli difficili da superare. Si sa che la vita riserva più dolori che gioie; ma se io vado indietro con la memoria, rammento solo tanti nostri momenti felici. Ricordo Firenze, Ferrara, Verona, Milano e tutto quello che quelle città rappresent­ano per noi. E ricordo i tuoi occhi felici e i tuoi sorrisi amorosi dedicati solo a me, simili a un fiore timoroso di aprirsi ai raggi del sole che si è rivelato esclusivam­ente a me e solo io ho potuto assaporare il suo unico profumo. Abbiamo vissuto spesso come il sole e la luna che non si incontrano mai, se non quando, evento eccezional­e, un’eclissi li sovrappone; e siamo vissuti quasi come Nell e Sean, i protagonis­ti della tua favola che mi avevi donato. Bisognosi l’uno dell’altra, sono uniti con la schiena senza avere modo di vedere l’aspetto l’uno dell’altra; si amano vivendo in simbiosi e donandosi reciprocam­ente alla ricerca dell’amore puro e libero. Quando finalmente siamo stati insieme e per la prima volta ho potuto vedere i tuoi occhi verdi, ho conosciuto il vero amore, e ho conosciuto il significat­o delle parole «ti voglio bene».

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