Bratislava, Bristol e Chisinau, le piccole città «fenomeno» più amate dai nuovi turisti
Ricche di storia ma a misura d’uomo: le alternative alle grandi metropoli. Il successo di Montpellier e Zagabria
ittà-fenomeno, città che ogni anno vedono crescere il numero dei visitatori con percentuali a due cifre. Sono le mete alternative alle grandi metropoli, a dimensione umana e con popolazione fra i 400 mila e i 700 mila abitanti: Bratislava, Bristol, Montpellier, Chisinau (Moldavia) e Zagabria, città continentali con una storia da raccontare. L’anno scorso Zagabria (www.infozagreb.hr) ha avuto un aumento di turisti del 12 per cento con 340 mila turisti nel primo semestre, Bristol è cresciuta al ritmo del 10% per cento negli ultimi due anni (visitbristol.co.uk) Le ragioni? L’aumento esponenziale delle linee aeree low cost e l’atmosfera rilassata da turismo slow. E ancora, guardando a est, Chisinau capitale della piccola Moldavia è una sorpresa di vitalità in un angolo d’Europa orientale poco noto.
Montpellier, città fondata nel medioevo, non condivide le origini romane di Nîmes o Carcassonne ed è una città giovane: un abitante su due ha meno di 35 anni. Place de la Comédie è il cuore della città, una delle più grandi piazze pedonali d’Europa; sempre nel centro, il museo Fabre ospita fino al 5 novembre la mostra Francis Bancon/Bruce Nauman (sul sito museefabre.montpellier3m.fr). Dal centro storico partono itinerari verso l’architettura contemporanea: il municipio, firmato da Jean Nouvel e François Fontès e Le Nuage, centro sportivo disegnato da Philippe Starck. Dal 21 al 29 ottobre la città ospita il Festival del cinema mediterraneo (www.cinemed.tm.fr). Oltre all’aumento significativo di turisti, Bristol è diventata la città della bici in Inghilterra con un incremento dei ciclisti del 40% in un decennio. Patria del genere trip hop negli anni 90, ha poi avuto la miglior pubblicità dalle opere di Banksy (Stokes Croft è una galleria all’aperto di graffiti) ma è anche sede del Festival delle Mongolfiere e del Clifton Suspension Bridge, ponte sospeso e must see per i turisti. The Island, Cosies e Bristol Fringe sono i club per immergersi nella scena underground; da non perdere per gli appassionati di teatro uno spettacolo all’Old Vic (www.bristololdvic.org.uk).
La sorpresa a est è invece Chisinau, capitale della Moldavia collegata con voli diretti a diverse città italiane. Il 14 ottobre è la Giornata Cittadina dedicata alla celebrazione della capitale con concerti, mercatini e street show con attori e acrobati; dopo aver percorso Boulevard Stefan Cel Mare si fa tappa alla Chiesa ortodossa della Trasfigurazione e, a due passi, al mercato dei fiori, aperto 24 ore al giorno. A 20 chilometri da Chisinau, Milestii Mici è un villaggio circondato da vigneti con 50 chilometri di gallerie sotterranee. Resta da visitare il Museo Pushkin, situato accanto al cottage in cui il poeta trascorse tre anni di esilio dal 1820 al 1823 nell’allora Bessarabia e dove cominciò a scrivere «Evgenij Onegin» (network.icom.museum). In area euro dal 2009, Bratislava capitale della Slovacchia è una città in crescita turistica grazie al triangolo formato dal grande castello medievale, il Danubio e un centro storico pedonalizzato. Le rive del fiume dividono la città vecchia da quella nuova, da un lato il centro storico dall’altra edifici e architetture di epoca comunista che hanno fatto da set per il film «The Teacher» di Jan Rebejk nelle sale italiane in queste settimane. In posizione centrale il Wilson hotel (www.lofthotel.sk) incorpora anche un microbirrificio con cucina.
Cordiale e con un rapporto qualità prezzo ottimo, Zagabria è una delle stelle dei Balcani e vanta uno dei musei più originali d’Europa: Il museo delle storie d’amore finite male (brokenships.com) che raccoglie oggetti in arrivo da tutto il mondo. Da visitare, per immergersi nello spirito della città, il mercato di Dolac che oltre a frutta e verdura vende fiori, oggetti artigianali e comprende anche una zona dedicata allo street food. La Città Bassa, Donji Grad, ha come fulcro Piazza Preradovi ed è ricca di musei, come il Museo Mimara (www.zagabria.org) aperto nel 1987 e che espone opere di Raffaello, Rubens, Rembrandt e Goya.
Due cifre Crescita a due cifre ogni anno grazie ai voli low cost e ai visitatori «slow»