Corriere della Sera

Lorenzo, l’enologo romano che fa ballare il tango al Cheval Blanc

Il lancio di Cheval des Andes, il vino argentino di Arnault. Lo stile di Bordeaux si sposa con il Malbec

- Di Luciano Ferraro G. Princ.

on parlate di me». Lorenzo Pasquini, 28 anni, biondo e barbuto romano, è il protagonis­ta del matrimonio tra il tango e il Bordeaux. Un’unione voluta da Bernard Arnault, il capo dell’impero del lusso, Lvmh, e il proprietar­io di due tra le cantine più note al mondo, Château Cheval Blanc e Château d’Yquem. Con il barone belga Albert Frère, Arnault è sbarcato in Argentina e ha creato Cheval des Andes, il sodalizio internazio­nale del Cheval Blanc, il Premier Grand Cru Classé A di Saint-Émilion. Un’affare iniziato nel 1998 e che ora decolla, con l’annata 2013 del nuovo vino.

Pasquini, diploma al liceo Visconti di Roma e laurea in Enologia a Pisa, è capace di parlare per ore della storia dei suoi vini, dagli incas alla viticoltur­a di precisione. Ma evita ogni auto celebrazio­ne. «La mia famiglia — racconta vincendo la ritrosia — possiede una casa in Maremma, a Pereta, con un vigneto di 12 ettari piantato 15 anni fa. Trascorrev­amo lì le vacanze tra Sangiovese, Pugnitello e poi Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah. Mio padre, medico, mi insegnò ad amare il vino e a 16 anni mi sfidò: il vigneto è tuo, fai tu il vino. Ho accettato, ho studiato. Master a Bordeaux, poi in Napa Valley, di nuovo in Francia a Château Palmer, fino a quando, tre anni fa, mi hanno offerto questo sogno argentino e ho attraversa­to l’Oceano».

L’idea di Arnault, che ha affidato l’azienda argentina a Pierre Lurton, faro enologico di Cheval Blanc, era di riscoprire il Malbec, vitigno molto usato in Francia prima della filossera e poi emigrato in Argentina, dove diventò un simbolo, con grande successo negli anni 80. Lurton ha scelto Terrazas de Los Andes a Lujàn de Cuyo, 50 ettari, piantando in alta quota nella regione vinicola più nota di Mendoza. «Una delle zone più siccitose al mondo — rac- Lorenzo Pasquini, 28 anni, enologo romano, ha seguito il nuovo Cheval in Argentina conta Lorenzo — ma l’acqua viene distribuit­a grazie alla deviazione dei fiumi, di cui erano esperti gli incas. Si vendemmia a marzo, il vigneto più alto è a 1.100 metri: le uve del Cheval Blanc sono Malbec (65%), Cabernet Sauvignon (27%), Petit Verdot (4%), Cabernet Franc (3%) e Merlot (1%). Le quantità dei primi due vitigni cambiano ogni anno. «Il nostro obiettivo — dice l’enologo romano — è creare un Grand Cru delle Ande fresco, elegante e con grande capacità di invecchiam­ento. È un viaggio nel tempo e nell’eleganza». L’annata 2013 ha fatto centro: punteggi sopra i 95/100 dei maggiori critici del mondo.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy