«Macché demagogia E se rifiutano la proposta l’unica è morire prima»
Laura Bottici, ma siamo sicuri che rinunciate davvero alla pensione o è una finta di fine legislatura?
«Con il foglio che abbiamo firmato dichiariamo di voler essere come tutti i cittadini. E di non voler andare in pensione con i criteri attuali».
È quanto prevede la legge Richetti.
«Sì, ma dalla prossima legislatura. È mio diritto avere la pensione ma anche rinunciare. Il documento che abbiamo presentato ricalca le delibere già presentate alla Camera e al Senato».
C’è chi dice che il tempismo della vostra dichiarazione è sospetto.
«Proprio oggi, dopo soli 4 anni 6 mesi e un giorno, è maturato il diritto alla pensione per i parlamentari».
Con le regole attuali, voi andreste in pensione, con questi pochi anni di contributi, a 65 anni.
«Ci sono due parametri da tenere in considerazione: gli anni di contributi e l’età pensionabile. Oggi solo per alcune vecchie situazioni bastano 5 anni di contributi e si va comunque in pensione a 72 anni. Quindi c’è uno squilibrio con gli altri cittadini».
Se l’ufficio di presidenza accettasse la vostra richiesta, cosa succederebbe?
«Noi andremmo in pensione con i calcoli della legge Fornero. Alcuni a 67 anni, altri a 68 e oltre. E con un tot di anni di contribuzione di molto superiori a 5 anni».
Qualcuno ha detto: bastava che voi vi dimetteste prima di venerdì.
«Falso. Il collega Vacciano si è dimesso da due anni più volte e le sue dimissioni non vengono mai accettate».
Ma se non accettano la vostra richiesta, poi voi che fate: a 65 anni rifiutate la pensione «privilegiata»?
«Sì. Io ho 46 anni: ci diamo appuntamento tra 19. È assurdo che non ci lascino la libertà di poter scegliere, è scandaloso».
Il presidente Grasso ha risposto.
«È stato corretto. Ha detto che prenderà in considerazione la richiesta».
Mille euro lordi di pensione non sono una cifra enorme.
«Per chi non ha nulla sì. Per chi prende 10 mila euro al mese forse no».
State facendo questa battaglia a scopi di consenso?
«La stiamo facendo perché vogliamo essere uguali a tutti».
Lei ha già altri contributi?
«Sì, da analista contabile»
E se perdete la battaglia? Che si fa?
«L’unica è morire prima».
Mi sembra un rimedio drastico.
«Se non accettano la nostra proposta è uno scandalo. Il lavoratore usurante che sta in una cava va in pensione a 70 anni e noi a 65?».