Corriere della Sera

Lombardi da anti-Raggi alla candidatur­a per il Lazio

- Andrea Arzilli

Roberta Lombardi annuncia la candidatur­a alla Regione Lazio. «Finiamo l’opera e cambiamo davvero le cose» è il titolo del post su Facebook con cui la deputata M5S, pioniera del Movimento romano fin dalle riunioni degli allora Amici di Beppe Grillo, lancia la sua partecipaz­ione alle primarie on line del 14 ottobre, dalle quali uscirà il candidato M5S per le elezioni del 2018. «Questi quattro anni e mezzo in Parlamento sono stati importanti­ssimi per il M5S, innanzitut­to per le battaglie condotte, in aula e fuori dall’aula, sul territorio, nelle piazze, dove non siamo mai mancati. Come cittadina eletta ho avuto l’onore e l’opportunit­à di lavorare duramente e incidere su temi cruciali, come la casa, le pensioni e il lavoro», scrive Lombardi. Che è stata, sì, tra le madri fondatrici dei meetup M5S della Capitale, ma anche la protagonis­ta assoluta della prima vera fronda interna al Movimento romano: l’anno scorso fu la Lombardi a denunciare la presenza di Raffaele Marra, definito da lei «il virus che ha infettato il Movimento», al fianco della sindaca di Roma. La deputata pretese poi dall’arcinemica Virginia Raggi le scuse dopo l’arresto dell’ex fedelissim­o, ma soprattutt­o consolidò la stima all'interno del M5S, dalla base fino al vertice: Grillo e Davide Casaleggio le hanno dato l’ok definitivo a correre, ma c’è anche la stima di Luigi Di Maio e del manipolo di «lombardian­i» che lavora in «Campidogli­o, Marcello De Vito e Paolo Ferrara. E adesso, con la corsa alla presidenza della Regione, Lombardi e Raggi potrebbero trovarsi a lavorare insieme anche se il rapporto continua a non essere idilliaco. Andrea Mazzillo, ex assessore al Bilancio silurato da Raggi e adesso in odore di entrare nella squadra di Lombardi, potrebbe lavorare per ricucire lo strappo. «Chi mi conosce sa quanto io abbia a cuore Roma, la città dove sono cresciuta, e il Lazio. Proprio alla luce del lavoro svolto finora, ho deciso di mettermi in gioco, di candidarmi alle regionarie M5S per il candidato presidente». Quindi, conclude Lombardi, «ci sono e ci metto la faccia, dopo Roma c’è un intero sistema da scardinare anche nel Lazio e questa è la nostra occasione, non possiamo più perderla».

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