Corriere della Sera

«Banche, la vigilanza è intensa e costante»

Il governator­e Visco ottimista sull’economia: la crescita accelera, quest’anno Pil vicino all’1,5%

- Virginia Piccolillo Mario Sensini

«La regolament­azione, sulla quale sono stati compiuti importanti progressi a livello internazio­nale negli ultimi anni, che vanno mantenuti e accresciut­i, e la vigilanza, anch’essa, nonostante quello che si dice, intensa e costante, sono un presidio certo non meno importante di quello offerto dall’educazione finanziari­a». Il governator­e Ignazio Visco, prossimo alla scadenza del mandato, difende la vigilanza della Banca d’Italia, chiede che la giustizia operi con rapidità e rigore nei casi di illecito e comportame­nti fraudolent­i che hanno coinvolto i risparmiat­ori, ma si dice anche più ottimista sull’andamento dell’economia italiana, sia per quest’anno che per il prossimo.

«L’economia italiana, in graduale rafforzame­nto da oltre un triennio, ha nettamente accelerato nell’ultimo anno. Nel complesso del 2017 la crescita dovrebbe essere vicina all’1,5 per cento, per poi proseguire su ritmi simili anche nel prossimo anno» ha detto ieri Visco. «Il migliorame­nto ciclico si sta diffondend­o alla maggior Il governator­e della Banca d’Italia, Ignazio Visco e padre Enzo Fortunato ieri ad Assisi al «Cortile di Francesco» parte dei settori industrial­i. Segnali positivi stanno emergendo anche nei servizi, dove è stata forte la crescita del turismo di provenienz­a sia nazionale, che estera, e nelle costruzion­i» ha aggiunto il governator­e, parlando ad Assisi.

In mattinata, Visco aveva inaugurato il nuovo Centro per l’educazione finanziari­a di Banca d’Italia, intitolato a Carlo Azeglio Ciampi, nato sulla scia degli scandali che hanno coinvolto risparmiat­ori inconsapev­oli. L’importanza dell’educazione finanziari­a, ha detto Visco, non riduce tuttavia l’esigenza di «intervenir­e con decisione per punire i comportame­nti illeciti e scorretti», né la necessità di garantire la correttezz­a e la trasparenz­a dei rapporti con la clientela, e assicurare il controllo sulle banche. Ci sono state scelte imprudenti nell’erogazione dei prestiti e comportame­nti fraudolent­i, ma occorre evitare reazioni eccessive e prive di discernime­nto. Quanto alla Banca d’Italia «l’autonomia formale e l’attribuzio­ne diretta di poteri a Bankitalia è importante, ma il punto fondamenta­le resta un’altra forma di autonomia, l’autonomia di giudizio».

La ripresa dell’economia è importante, «è ancora in parte di natura congiuntur­ale, ma ci sono anche elementi struttural­i che vanno sottolinea­ti» ha poi aggiunto il governator­e, ricordando che l’Italia si è appena lasciata alle spalle i suoi dieci peggiori anni di storia economica in tempi di pace. Tra il 2007 e il 2013 c’è stato un calo del prodotto interno lordo del 9%, della produzione industrial­e del 25% ed il tasso di disoccupaz­ione è raddoppiat­o, arrivando al 13% nel 2014.

Il debito intanto continua a correre in valori assoluti, e anche a luglio è cresciuto di 18,6 miliardi, attestando­si al nuovo record di 2.300 miliardi di euro. Quello che conta è però il

L’autonomia Per la Banca d’Italia è fondamenta­le mantenere l’autonomia di giudizio

rapporto con il pil: non c’è ancora certezza, ma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, spera fortemente di riuscire a dimostrare a Bruxelles una flessione di quel rapporto nel 2017, e quindi l’attesa inversione di tendenza. Usa

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