«Banche, la vigilanza è intensa e costante»
Il governatore Visco ottimista sull’economia: la crescita accelera, quest’anno Pil vicino all’1,5%
«La regolamentazione, sulla quale sono stati compiuti importanti progressi a livello internazionale negli ultimi anni, che vanno mantenuti e accresciuti, e la vigilanza, anch’essa, nonostante quello che si dice, intensa e costante, sono un presidio certo non meno importante di quello offerto dall’educazione finanziaria». Il governatore Ignazio Visco, prossimo alla scadenza del mandato, difende la vigilanza della Banca d’Italia, chiede che la giustizia operi con rapidità e rigore nei casi di illecito e comportamenti fraudolenti che hanno coinvolto i risparmiatori, ma si dice anche più ottimista sull’andamento dell’economia italiana, sia per quest’anno che per il prossimo.
«L’economia italiana, in graduale rafforzamento da oltre un triennio, ha nettamente accelerato nell’ultimo anno. Nel complesso del 2017 la crescita dovrebbe essere vicina all’1,5 per cento, per poi proseguire su ritmi simili anche nel prossimo anno» ha detto ieri Visco. «Il miglioramento ciclico si sta diffondendo alla maggior Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco e padre Enzo Fortunato ieri ad Assisi al «Cortile di Francesco» parte dei settori industriali. Segnali positivi stanno emergendo anche nei servizi, dove è stata forte la crescita del turismo di provenienza sia nazionale, che estera, e nelle costruzioni» ha aggiunto il governatore, parlando ad Assisi.
In mattinata, Visco aveva inaugurato il nuovo Centro per l’educazione finanziaria di Banca d’Italia, intitolato a Carlo Azeglio Ciampi, nato sulla scia degli scandali che hanno coinvolto risparmiatori inconsapevoli. L’importanza dell’educazione finanziaria, ha detto Visco, non riduce tuttavia l’esigenza di «intervenire con decisione per punire i comportamenti illeciti e scorretti», né la necessità di garantire la correttezza e la trasparenza dei rapporti con la clientela, e assicurare il controllo sulle banche. Ci sono state scelte imprudenti nell’erogazione dei prestiti e comportamenti fraudolenti, ma occorre evitare reazioni eccessive e prive di discernimento. Quanto alla Banca d’Italia «l’autonomia formale e l’attribuzione diretta di poteri a Bankitalia è importante, ma il punto fondamentale resta un’altra forma di autonomia, l’autonomia di giudizio».
La ripresa dell’economia è importante, «è ancora in parte di natura congiunturale, ma ci sono anche elementi strutturali che vanno sottolineati» ha poi aggiunto il governatore, ricordando che l’Italia si è appena lasciata alle spalle i suoi dieci peggiori anni di storia economica in tempi di pace. Tra il 2007 e il 2013 c’è stato un calo del prodotto interno lordo del 9%, della produzione industriale del 25% ed il tasso di disoccupazione è raddoppiato, arrivando al 13% nel 2014.
Il debito intanto continua a correre in valori assoluti, e anche a luglio è cresciuto di 18,6 miliardi, attestandosi al nuovo record di 2.300 miliardi di euro. Quello che conta è però il
L’autonomia Per la Banca d’Italia è fondamentale mantenere l’autonomia di giudizio
rapporto con il pil: non c’è ancora certezza, ma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, spera fortemente di riuscire a dimostrare a Bruxelles una flessione di quel rapporto nel 2017, e quindi l’attesa inversione di tendenza. Usa