Corriere della Sera

L’auto blu contromano travolge un motorino Ma De Luca può passare

Salerno, il caso del cartello vicino alla casa del governator­e

- Di Marco Demarco

All’apparenza è solo un incidente stradale. E neanche molto grave, per fortuna. Ma definirlo banale sarebbe impossibil­e. Primo, perché c’è una ragazza ventenne finita per accertamen­ti all’ospedale. Secondo, perché l’auto che l’ha travolta, mentre viaggiava sul suo motorino, è quella di Vincenzo De Luca, il governator­e perennemen­te sovraespos­to e alle prese con improbabil­i complotti e fake news. Terzo, perché le modalità del sinistro sono paradossal­i, al limite dell’incredibil­e e costituisc­ono non solo un ulteriore caso politico, ma la tessitura di una metafora ideale: quella di un Paese in cui la cosiddetta rule of law continua a essere servita al sugo di vongole. Tanto per cominciare, l’auto blu con il governator­e a bordo procedeva non come quella di ogni comune mortale, seguendo il flusso del traffico, ma contromano. O meglio: contromano fino a un certo punto, perché siamo appunto nell’italietta delle commedie, dell’improvvisa­zione, del rispetto ossequioso per il notabile di turno.

La scena si svolge a Salerno, ieri pomeriggio. Vincenzo De Luca — fresco di polemica con i giornalist­i, definiti «relitti umani» e appena «assolto» per la storia delle fritture di pesce elettorali — ha lasciato il suo ufficio napoletano e torna a casa per ora di pranzo. Forse ha fretta, perché ha un piatto caldo che lo aspetta, e si sa che la gastronomi­a per lui è tanto importante da trasformar­si addirittur­a in gastromani­a: «Meglio comprare un babà o una pastiera che un giornale!». O forse no. Sta di fatto che nei vicoli del rione Carmine, dove abita, la sua Volkswagen Passat potrebbe seguire un percorso regolare, di 5 minuti più lungo, non di più, e invece imbocca una strada con tanto di divieto d’accesso. L’impatto col motorino c’è al momento della svolta: non è violento, ma la ragazza cade e resta per terra. «Andavo piano, non ho colpa», si giustifica, pur non avendo nulla di cui giustifica­rsi. Sotto il cartello rosso e bianco c’è però una targhetta Segui tutti gli aggiorname­nti, leggi le notizie e i commenti, guarda le foto gallery e i video sul sito internet del «Corriere» aggiunta quando De Luca era sindaco della città. Dice che il divieto d’accesso vale per tutti tranne che per le auto delle forze di polizia. Strano, visto che nei pressi non c’è nessuna caserma o luogo frequentem­ente raggiunto da polizia e carabinier­i. Ma ecco l’Italietta: l’autista del governator­e è un ex vigile urbano passato alle dipendenze della Regione. E se il suo status gli permetteva di andare contromano quando portava a casa il sindaco, ancor di più glielo permette oggi che il sindaco è diventato governator­e. Ma non è finita, perché c’è anche il clamoroso precedente che tradisce l’arroganza del potere. Quella franchigia autostrada­le — voluta dal sindaco solo per il sindaco, dicono in molti — non era sfuggita alle «Iene» che nel febbraio del 2015 ci costruisco­no sopra un servizio, immediatam­ente riproposto sul sito del Corriere del Mezzogiorn­o, tanto esilarante quanto efficace. L’inviato Paolo Calabresi, prima filma tutto: i cartelli, le aggiunte ad personam e l’auto blu che lampeggia per rivendicar­e la precedenza e insiste fino a fare arretrare chi viene dalla giusta direzione. E poi, travestito da vigile, chiede ragione a un imbarazzat­o De Luca. Piatto ricco per social e opposizion­i. E infatti: «Da sempre denunciamo che questo presidente che si crede al di sopra della legge è un pericolo per la Campania», dicono grillini e berlusconi­ani. Un pericolo pubblico? Sarà, ma quello che con De Luca si delinea è semmai un caso di «schismogen­esi»: a furia di autoalimen­tarsi, infatti, qualsiasi organismo prima o poi rischia di collassare.

@mdemarco55

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