«Rifiuti nel centro di Roma. Un barbone li raccoglie»

La mattina presto è per me un appuntamento che fa bene all’anima e al fisico: vado a camminare in orari molto improbabili a Villa Borghese. Alcune volte è così presto che mi è capitato di sentire gli animali dello zoo ululare in modo cosi bestiale, che non sembra di essere nel centro di Roma. Domenica mattina, invece, mi aggiravo per il centro storico, dove alcuni posti e alcuni odori sono per me fonte di ricordi e di sensazioni vissute da bambina, oppure emozioni provate solo poco tempo fa, che pungono il cuore di una bella melanconia. Passando per via di Ripetta, mi sono soffermata su uno dei bruttissimi secchi che sporcano Roma: una busta di plastica con un cerchio di metallo che la trattiene. Tutto era rotto, stracciata la busta e un mare di immondizia per terra. C’era un barbone vicino, che raccoglieva l’immondizia; e io mi sono fermata a fare una foto perché avrei voluto protestare con l’Ama. Questa bella persona raccoglieva e puliva intorno ed era uno spettacolo vederlo così impegnato. Quando mi ha visto, mi ha sorriso (chissà, magari era ubriaco, magari era lui che aveva sporcato...), e io mi sono tolta dalla tasca gli spiccioli che avevo per la colazione al bar, e gli ho detto: «Bravo, sei ammirevole e io ti ringrazio così». Il sorriso che mi ha fatto, e l’entusiasmo che ha messo nel continuare a pulire, a darsi da fare, l’orgoglio che aveva nel sentirsi gratificato da questo mio piccolo gesto, hanno illuminato quella mattina domenicale romana. Carola L. La lettrice ha voluto sottolineare quanto può essere utile anche un piccolo gesto: sia il suo sia quello del barbone