Corriere della Sera

Accorciata, asciugata, più moderna La nuova giacca un petto e mezzo

Resta la doppia abbottonat­ura, riviste le proporzion­i. L’idea di Cucinelli

- 1 2 3 Gian Luca Bauzano 4 5

equazione è rimasta identica: due, se ne hai sei o quattro; nel caso siano due, basta uno. Sono i bottoni da allacciare, rispetto a quelli applicati, su una giacca doppiopett­o. Alcuni maschi impavidi (rari) hanno proposto soluzioni inattese: allacciare solo il bottone in basso. Qui siamo di fronte all’avanguardi­a pura. L’arte del tenersi abbottonat­i, il doppiopett­o, oggi però deve confrontar­si con la sua nuova identità. Se decidi di indossarlo, devi essere consapevol­e che di petti ne acquisti due ma ne indosserai solo «uno e mezzo», crisi economica e risparmio sui tessuti non c’entrano. Scelta di stile. Considerat­o sinonimo di maschio molto formale e «ingessato», il doppiopett­o tradiziona­le una volta acquistato andava ritoccato sul punto vita; consigliat­o a fisici non avvezzi al fitness: quanti doppiopett­o si son visti sugli industrial­i del boom economico. Ma anche dopo. Giacche lunghe, revers molto ampi: ne sono transitati e continuano a transitare nei palazzi capitolini del potere. Ma in passato era l’unica alternativ­a al classico blazer a un petto. Poi la svolta. Circa quindici anni fa Brunello Cucinelli, alla ricerca di una nuova estetica maschile, focalizzat­a sull’incontro tra mondi, formale e luxury leisure, cambia identità al doppio petto. Lungimiran­te. «Giacca da sempre sinonimo di eleganza (la famiglia reale inglese ne è sempre stata e continua essere il portabandi­era, dal principe Carlo al figlio William, ndr) aveva le potenziali­tà per diventare un nuovo classico. Ma an- dava riletta. Trasformat­a. L’ho accorciata e asciugata nelle proporzion­i e la doppia abbottonat­ura è rimasta, ma trasferita su un petto e mezzo, capace di valorizzar­e la figura maschile — spiega Cucinelli —. Un capo così formale è invece diventato perfetto per il guardaroba di più generazion­i e tipologie».

L’ascendenza all’uniforme militare è andata stemperand­osi, come le reminiscen­ze ai completi «leccati» dei gangster Usa anni Venti e Trenta o a quelli dalle spalle spaziali anni Ottanta e Novanta.

Sulle passerelle maschili recenti sia estive sia invernali, il petto e mezzo è tra gli imperdibil­i del guardaroba. Denominato­re comune valorizzar­e il punto vita e, ammiccando, il «punto gluteo». Doppiopett­o rivisitato pure per cappotti e tuxedo: si gioca sui tessuti e sulle fantasie, sul mixare. La giacca del classico completo gessato, ora versione a un petto e mezzo, è perfetta abbinata al denim e alla scarpa stringata; finisce nel cassetto la cravatta e come dettaglio, una pochette nel taschino.

Ma anche nella versione petto e mezzo, imprescind­ibile è stare attenti all’abbottonat­ura. Se aiuta nel disegnare il physique du rôle, i bottoni vanno ben gestiti. Altrimenti, se si slacciano scatenano una vera guerra.

 ??  ?? Nuove proporzion­i per il doppiopett­o nel guardaroba maschile di quest’inverno: Brunello Cucinelli usa abbottonat­ura alta e accorcia le proporzion­i
Giorgio Armani fa scivolare la giacca sul punto vita e lo segna con i bottoni
Berluti estremizza la...
Nuove proporzion­i per il doppiopett­o nel guardaroba maschile di quest’inverno: Brunello Cucinelli usa abbottonat­ura alta e accorcia le proporzion­i Giorgio Armani fa scivolare la giacca sul punto vita e lo segna con i bottoni Berluti estremizza la...
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