L’allenamento riparte dalla bicicletta
Tonifica, lavora sull’apparato cardio-vascolare e sulla potenza. E dà il senso del gruppo
ome si fa la rivoluzione? Pedalando. Nell’era dell’allenamento hi-tech, delle social community e della voglia sempre più forte di stare in salute, la bicicletta diventa un elemento strategico per l’esercizio fisico.
Facile da utilizzare, si adatta alle esigenze fisiche e psichiche della persona, permette un addestramento cardio-vascolare, di lavorare sulla potenza, dà sia il senso del gruppo sia quello del benessere olistico. L’attrezzo più usato al mondo è al centro del nuovo format di Virgin Active, la catena di centri fitness leader nel mondo.
«La formula è pay-per-train — racconta Luca Valotta, presidente di Virgin Active Europa —: paghi per quello che utilizzi. Una rivoluzione dell’allenamento che offre agli amanti del fitness una formula avanzata di indoor training a base di tecnica, energia e coinvolgimento, grazie all’utilizzo della bici e di esercizi funzionali». Dove? Il debutto è lunedì 18 settembre, all’interno del Brian&Barry Building di piazza San Babila a Milano.
Si punta su corsi innovativi. Quattro quelli disponibili. «Pro-Race» è dedicato agli atleti e agli sportivi più esperti perché si tratta di cycling ad alte performance: 55 minuti di potenza, è come una gara. «Il Body Master», messo a punto da Virgin, è un allenamento a 360 gradi (full-body) tra bici e tappeto perché prevede altri strumenti e una sessione di stretching: è adatto a chi vuole impegnarsi nella tonificazione completa del corpo. Inoltre, con «Spirit Ride» si aggiungono esercizi aerobici: si sta seAnche duti per sviluppare anche spalle e braccia: «È più rilassante, con le candele illuminate intorno, senza tecnologia — spiega Valotta —. E sono sicuro piacerà molto ai Millennials per la playlist di musica commerciale». Infine «Burn up», dedicato a chi ha bisogno di bruciare grassi e velocizzare il metabolismo, con in aggiunta la possibilità di seguire un programma nutrizionale su misura.
la prenotazione esce dagli standard comuni. Per partecipare alle classi basta scaricare «Revolution by Virgin Active» l’app pay-pertrain, selezionando l’allenatore e il corso desiderato. Consentirà anche ai partecipanti di connettersi tra loro, scegliere il livello da frequentare e le postazioni desiderate (56 bici in uno spazio di circa 500 metri quadrati) alimentando, così, la fitness community.
Come sarà l’allenamento del futuro? «Immagino un consulente sportivo che sia sempre, dalla palestra alla casa, un’esperienza durante l’arco dell’intera giornata: il cliente deve sentirsi assistito per tutto — risponde il presidente —. La cura della persona, mantenersi in salute, il benessere sono diventati una responsabilità sociale, non più una moda o un capriccio estetico. Si ha voglia di stare bene con gli altri, in comunità. La parola chiave di tutto il gruppo Virgin è healthy, cioè salutare. Sir Richard Branson, il fondatore, ama ripeterla in ogni occasione per spiegare le necessità del nostro mondo».
Rispetto ad altri Paesi, come si concepisce oggi lo sport in Italia? «Sono stati fatti tanti passi in avanti — riferisce Valotta —. Da Nord a Sud sono sorte sempre più strutture di alta qualità e di grandi dimensioni. Siamo al passo con l’estero. Ma Milano, soprattutto, è una città innovativa. Si posiziona sicuramente ad alti livelli sia per qualità sia per la competenza del personale addetto».
Meditativo C’è pure il programma soft: candele, niente tecnologia, playlist musicale I nuovi corsi Il consulente sportivo L’app Permette di partecipare alle classi, scegliendo allenatore e corso desiderato