Corriere della Sera

Il nostro tempo? «Profuma di patchouli»

Frédéric Malle e la nuova boutique milanese: prima viene l’essenza, poi la bottiglia

- Enrica Roddolo

ome Picasso ha avuto il periodo blu, anch’io ho periodi in cui amo per esempio il legno di sandalo quando immagino le fragranze». Frédéric Malle crea con essenze naturali e note di sintesi come Picasso con i suoi colori. Un artista. E un pioniere. «In verità, ho studiato storia dell’arte e mia madre, per non annoiarsi portava me e mio fratello Guillaume al Louvre anziché al parco giochi (lo zio era il regista Louis Malle, ndr) e preferisco non accostarmi agli artisti: ho un rispetto sacrale dei veri artisti», precisa lui nella nuova boutique «dei profumi» in via Verri a Milano. «Ho curato per- sonalmente l’interior design: il divano l’ho voluto come quelli di Villa Malaparte a Capri».

«Quando iniziai nel 2000 a Parigi, a parte Serge Lutens, il mondo delle fragranze era fatto da grandi brand e dal lavoro di profession­isti che magari arrivavano da altri business: si dedicavano più risorse al flacone e al marketing che a quanto c’era davvero dentro: al profumo. La mia sfida è stata pensare prima al profumo, la mia bottigliet­ta è semplice: non è quello ciò che conta, ma i “nasi”, talenti come Dominique Ropion, Olivia Giacobetti o Maurice Roucel. E il mio lavoro è come quello di un edi- tore con i suoi libri, per questo ho chiamato la mia avventura Editions de Parfums».

Di quale profumo vestirebbe una milanese? «Ci sono 5 o forse 6 fragranze tra le 26 che ho creato con 12 maestri profumieri che si adattano alle milanesi. Per esempio Iris Poudre, Portrait of a Lady o Superstiti­ous». E c’è nell’aria un profumo del tempo che viviamo? «Oh si, c’è molto patchouli e io lo adoro». Editions de Parfums fa oggi parte di Estée Lauder, grande luxury beauty company che ha trovato in Editions quello che il ceo Fabrizio Freda definisce «the epitome of elegance».

«Non ho mai pensato che piccolo sia per forza bello, anzi quando nel 1946 mio nonno Serge Heftler-Louiche fondò Parfums Christian Dior c’erano solo 3 dipendenti, ormai è una realtà globale. Hermès è un colosso, ma la qualità è la stessa di ieri. Crescere è nella natura delle cose se si vuole lasciare un segno: mi fa piacere constatare che oggi la profumeria di lusso sia diffusa e amata come prova il lavoro fatto tra i primi da Giorgio Armani con le sue fragranze Privé. E poi con Leonard Lauder scattò subito una scintilla, in fondo per me l’ultimo classico del profumo è stato White Linen».

 ??  ?? Icona Frédéric Malle nel nuovo negozio Editions de Parfums in via Verri a Milano di cui ha curato anche l’interior design (Stefano Trovati/SGP)
Icona Frédéric Malle nel nuovo negozio Editions de Parfums in via Verri a Milano di cui ha curato anche l’interior design (Stefano Trovati/SGP)

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