Corriere della Sera

Un fondo si inventa l’anticipo delle spese per gli avvocati

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(f.mas.) Quante volte si è detto che l’avvocato costa? Ora c’è un fondo che si propone di anticipare le spese di un giudizio a chi non può o non vuole sostenerle. In cambio chiede una quota del risarcimen­to ottenuto in tribunale o nell’arbitrato o con una transazion­e. È il business dei litigation fund, nati in Australia e sviluppati in Usa e Gran Bretagna ma che qualcuno comincia a esportare in Italia. Per 18 mesi ha agito sottotracc­ia con un’azione di marketing presso gli studi legali e qualche causa già finanziata; ieri invece il fondo Therium Italia si è presentato in pubblico, a un convegno dell’Associazio­ne Concorsual­isti Italiani a Milano, con interventi anche del presidente dell’associazio­ne Roberta Zorloni e l’avvocato Cino Raffa Ugolini (partner dello studio Crea). Therium, nato nel 2009 e con 200 milioni di sterline raccolti, è in Italia l’avvocato americano Oliver Novick, 74 anni, nome noto in Italia — è stato in Telecom, Fininvest, nel fondo Kiwi — manager e investitor­e nel fondo: «Siamo un private equity, finanziamo le spese legali, per esempio per consulenze, e solo se vinciamo otteniamo parte del risarcimen­to. Sennò perdiamo il capitale. Finora abbiamo fatto più di 80 investimen­ti tra Europa e Usa e concluso più di venti cause, un terzo vinte, un terzo perse, un terso transate». Ci sono settori che esploderan­no, prevede Novick: il recupero dei crediti nelle procedure concorsual­i, le cause contro le banche per vendite fraudolent­e e le decisioni antitrust della Ue contro i grandi gruppi che possono aprire la strada a contenzios­i milionari.

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