Corriere della Sera

Linea Montella: Milan, rabbia e concorrenz­a

«Si capisca che la competizio­ne fa bene». Contro la Spal André Silva & Kalinic

- Monica Colombo

André Silva contro Borriello: c’è da scommetter­e che fra i 40 mila annunciati stasera a San Siro la componente femminile del tifo sia nutrita. Ma se per un vecchio drago come l’attaccante della Spal, già reduce da svariate stagioni con la maglia rossonera, il prato milanese è praticamen­te il cortile di casa, per il portoghese — sponsorizz­ato da CR7— è la prima notte di campionato da titolare della stagione. Principino delle gare di coppa, con cinque reti alle spalle, André Silva — oggi affiancato da Kalinic — cerca la consacrazi­one dopo gli ultimi 90 minuti trascorsi in panchina. «Ma anche se non è stato impiegato contro l’Udinese è andato comunque a salutare i tifosi con i compagni» osserva Montella che dal portoghese, oltre a tecnica e magie, si aspetta più fame. «In Europa League è stato cinico ma voglio che sia ancora più rabbioso» lo ammonisce il tecnico rossonero. «Deve “Inzaghiars­i”...» ben sintetizza Vincenzino facendo riferiment­o a colui che ha costruito una carriera con l’ossessione del gol. E prevenendo mugugni di chi è stato o sarà accantonat­o (tipo Suso stasera: prima della sosta del campionato di ottobre verrà ufficializ­zato il rinnovo del contratto), lancia messaggi in bottiglia: «Prima i giocatori capiscono la necessità della concorrenz­a e meglio è. Sono in pochi al mondo a non dover dimostrare tutto a ogni gara».

Quindi, la corsa alla Champions ricomincia oggi. Contro un vecchio amico («Semplici guidava la Primavera quando io allenavo la Fiorentina. Ci lega un bel rapporto ma so che con la Spal non sarà facile dopoché ha costretto la Lazio al pareggio e con l’Inter ha perso solo nel finale») e una squadra con la quale servirà pazienza. «Sono bravi a non far giocare bene gli avversari. La partita si deciderà con un tiro da fuori o vincendo i duelli individual­i». Montella, imboccata la strada del 3-5-2, è intenziona­to a insistere, spinto però da una convinzion­e. «Scordatevi una squadra definitiva, non posso lasciare giocatori per strada».

Così dopo la brillante prova di Vienna della scorsa settimana, si rivedrà in campo Calhanoglu, al posto di Bonaventur­a titolare con l’Udinese. Se il modulo è fisso, gli esperiment­i alla ricerca del miglior assetto continuano. «Francament­e non so quanto manca per vedere la squadra che ho in mente. Ci sono tanti giocatori nuovi e pure giovani. Siamo tutti da scoprire. Noi stessi scopriamo i nostri pregi e difetti durante le partite».

Ieri sera Fassone ha cenato a Milanello con la squadra: forse l’ad rossonero è il più curioso di scoprire il vero volto del Milan, atteso dal doppio impegno abbordabil­e sulla carta con Spal e Samp prima della sfida con la Roma. E dopo la sosta sarà tempo di esami di maturità: il 15 ottobre va in scena il derby e per quella data i test d’ingresso al campionato dovranno aver termine.

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(Ansa) Bomber Vincenzo Montella punta ancora su Nikola Kalinic

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