«La Finanza in casa alle 7 Ma si chiarirà ogni cosa»
«La cosa che mi dispiace di più? La sospensione improvvisa da professore», confessa Roberto Cordeiro Guerra (università di Firenze), tra gli indagati nell’inchiesta sui concorsi universitari. Al netto delle dichiarazioni ufficiali («Sono certo che all’esito dell’indagine risulterà la perfetta correttezza del mio operato e la mia assoluta buona fede») al telefono non nasconde la sua «amarezza» per un’indagine che secondo lui ha dell’«incredibile». E stupiti sono molti dei docenti coinvolti nella tempesta giudiziaria che si è abbattuta sui tributaristi di tutta Italia. «Mi hanno svegliato i finanzieri alle 7 del mattino, si figuri, io che non ho neanche un’infrazione al codice della strada», confida Eugenio Della Valle, avvocato e docente alla Sapienza di Roma. «Neanche ho fatto parte di quelle commissioni: ma del resto mi è capitato che alcuni clienti venissero coinvolti in indagini senza seguito. Sono di un’onestà limpida: non troveranno niente». Parla di «integrità testimoniata da una limpida e e apprezzata carriera accademica» anche il legale del professor Augusto Fantozzi, l’ex ministro, pronto a fornire tutti i chiarimenti. Ed è perplesso pure Giangiacomo D’Angelo, docente a Bologna. È stata una retata generalizzata che ha colpito anche chi non c’entrava nulla? «Questa è l’impressione. Ma del resto è capitato diverse volte che ci fossero exploit sull’università per poi scoprire che non c’era niente di che. Io aspetto di parlare con la magistratura».