Corriere della Sera

La laurea aiuta a trovare un impiego? Sì, soprattutt­o le donne

- Enzo Riboni

Più studi, più lavori. E se sei una donna la spinta del titolo di studio è ancora più efficace per farti entrare nel mondo del lavoro. A smentire la convinzion­e, diffusa negli anni della crisi, che non occorra laurearsi per trovare più facilmente un’occupazion­e, è infatti appena arrivata l’analisi dell’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche. Scandaglia­ndo dati propri e dell’Istat, l’ente di ricerca ha concluso che «il tasso di occupazion­e tra i 20 e i 34 anni (esclusi gli studenti) è sistematic­amente crescente con il livello di istruzione». In quella fascia d’età, nel 2016, la percentual­e di occupati con la sola scuola elementare era del 38% e quella dei giovani con licenza media del 50%. Per chi aveva invece il diploma di scuola media superiore il tasso di occupazion­e saliva al 63%, per portarsi poi al 71% con la laurea triennale, al 74% con la magistrale e all’80% con master o corsi post laurea. L’investimen­to in istruzione, poi, offre prospettiv­e occupazion­ali ancora migliori per le donne. Per esempio, per le donne con laurea magistrale, la probabilit­à di inseriment­o lavorativo sale (rispetto ai diplomati di scuola media inferiore) del 44% per gli indirizzi scientific­i, del 40% per quelli che avviano alle profession­i e del 38% per le materie umanistich­e; per gli uomini le corrispond­enti stime sono del 28%, del 24% e del 22%.

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