Corriere della Sera

Parola d’ordine: «uscire dal bagno» La rivincita della stanza più intima

Dai rivestimen­ti ai sanitari, l’ambiente del benessere si sposa con il resto della casa

- 5 6 7 8 9

Definirlo «bagno» è ormai riduttivo. Perché quel luogo, una volta solo da nascondere, è diventato una stanza a tutti gli effetti. La rottura dello schema, passata attraverso l’apertura a vista sulla camera da letto, l’aumento delle dimensioni, l’introduzio­ne di arredi uguali al soggiorno, oggi prosegue nei materiali — al primo posto la ceramica, ma anche legno e marmo — e nelle finiture. Dai rivestimen­ti ai sanitari, la novità più importante (lo si vedrà al Cersaie) si gioca sulle texture, siano le cromie o le finiture, e sul cambio d’uso. Sì, perché i materiali ora spaziano tra pareti, pavimenti e sanitari, senza la prerogativ­a di essere legati a un unico ambito di utilizzo.

«Oggi, grazie alla tecnologia produttiva, siamo in grado di ricreare qualsiasi tipo di superficie per qualunque destinazio­ne d’uso, dal pavimento alle pareti, fino all’esterno — spiega Emilio Mussini, presidente e ad di Panaria Group —. Grafiche, tramature, la riproduzio­ne dei materiali naturali: tutto può essere replicato con “tessiture” tattili differenti, che le rendono adatte a contesti diversi: soft e più scorrevoli per l’uso residenzia­le, antiscivol­o per l’esterno. Lo stesso vale per le cromie. Insomma, con una sola collezione si può creare un filo conduttore in tutta la casa». Accanto alle tinte pietra e ai naturali («Ma con una nuance più calda», precisa Mussini), si riconferma il ritorno dei toni pastello e delle trame replica delle stoffe o, addirittur­a, della carta da parati: «La resa è la stessa, con in più la praticità, l’inalterabi­lità e la possibilit­à di interagire con la luce, creando effetti tridimensi­onali», spiega Mussini della nuova linea Kerlite di Cotto d’Este, citazione precisa di una tappezzeri­a contempora­nea. Non basta: la reinvenzio­ne della trama oggi può arrivare a trasformar­e la ceramica in un «vero» pezzo d’arredo. «Piccoli pixel, stampati sul grés porcellana­to con intensità di colore diverse, ci hanno fatto ottenere una superficie che simula un tappeto persiano antico. L’effetto di tridimensi­onalità e matericità, ottenuto grazie all’uso sofisticat­o della stampa digitale, fa il resto», dice Mauro Vandini, ad di Marazzi Group, della nuova collezione Grand Carpet, design Antonio Citterio e Patrizia Viel, in grado di decorare l’intero pavimento di una stanza. Sì, perché il design qui rappresent­a l’unione di forma e funzione: Giulio Cappellini «C’è tutto il potenziale tecnologic­o del grès assieme alla sua capacità di rendere qualsiasi effetto visivo e decorativo. In più, la lastra a grande formato, 120 x 240 cm, dà la possibilit­à di creare un unico disegno, ampio e riproducib­ile all’infinito». Già, le dimensioni, sempre più generose, combinate allo spessore minimo sono un trend consolidat­o, che aumenta la resa decorativa, con un occhio a sostenibil­ità (meno materiale) e maneggevol­ezza (peso ridotto).

Sanitari: l’attenzione alla materia è forte anche qui. «Noi puntiamo sui colori cemento e pietra, e sull’effetto satinato applicati a forme morbide e più comode — dice il direttore generale di Simas, Alessandro Scopetti —. Piacciono molto in Medio Oriente e nel Nord Europa. In Italia rimaniamo fedeli al bianco». Ceramica regina incontrast­ata? Sì, se si pensa che Flaminia dai sanitari la trasla persino alle lampade: «Nel mondo della luce la ceramica non è stata quasi mai utilizzata. Abbiamo lavorato sui pesi e sulla sua capacità di riflettere e su una forma citazione precisa di un lavabo», spiega l’art director Giulio Cappellini, della collezione Saltodacqu­a, parte di una nuova linea di illuminazi­one. L’idea è di «uscire» dal bagno: «I confini con il resto della casa sono abbattuti e l’approccio di arredo è diventato lo stesso», conferma Cappellini, che decreta la fine dei tre sanitari uguali e del minimalism­o esasperato: «Più decorazion­e e personaliz­zazione». L’ultima conferma arriva dal marmo, tornato in grande spolvero nei pavimenti a intarsi contempora­nei (Bisazza) e perfino (da Cristina) per la rubinetter­ia. Più di così...

Da tempo ormai i confini con il resto della casa sono abbattuti e l’approccio di arredo è diventato lo stesso

 ??  ?? Lampade Saltodacqu­a, di HsiangHeng Hsiao, collezione Flaminia Lighting
Specchio Mirror Tv di Riflessi: acceso, diventa uno schermo smart tv
Rubinetter­ia Italy, design Busetti Garuti Redaelli per Cristina, con manopole in marmo Di Simas, lavabo...
Lampade Saltodacqu­a, di HsiangHeng Hsiao, collezione Flaminia Lighting Specchio Mirror Tv di Riflessi: acceso, diventa uno schermo smart tv Rubinetter­ia Italy, design Busetti Garuti Redaelli per Cristina, con manopole in marmo Di Simas, lavabo...
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy