Pianigiani scalda Milano «C’è un grande progetto Tanjevic risorsa azzurra»
Simone Pianigiani, che cosa prova ad aver vinto con Milano dopo averla sconfitta varie volte nel passato?
«Gioia. Ma vincere o perdere non è un tema che mi appassiona: è più importante il progetto che condividi. Quello di Milano è significativo».
L’Olimpia parte favorita: il nome di una rivelazione?
«Torino. E non perché l’allena Luca Banchi, già mio vice».
Il basket italiano è reduce da un verdetto europeo non eccelso, ma nemmeno negativo; però ci sono paure in prospettiva. Da ex c.t., come la vede?
«Non sempre i risultati sono lo specchio di chissà che cosa. Sarà sempre più difficile vincere medaglie: la concorrenza è aumentata ed è stato giusto allargare il numero dei posti al Mondiale, che permetterà all’Italia di tornarci».
L’Europeo ha dato ragione al Pianigiani che diceva «questi siamo e questo valiamo».
«Era ed è un dato di fatto: sono felice che sia stato recepito pure dai media. Mi piace però che sia stato riconosciuto l’impegno della squadra».
I club hanno vari problemi: qual è la prima urgenza?
«Cercare di avere una linea di continuità per qualche anno da parte di tutti: sarà fondamentale parlarsi. La qualità del nostro basket per me è buona e vedo con piacere che si guarda sempre di più alle coppe. Ultima riflessione: la nuova copertura tv è ottima, soprattutto in prospettiva».
Le finestre per le Nazionali: lei ragiona da ex c.t. o da coach di club?
«Ragiono da allenatore. Sarebbe meglio se non ci fossero conflitti sulla disponibilità dei Supercoppa