Corriere della Sera

A Berlino Schäuble si sacrifica (ancora)

Via dalle Finanze per guidare il Parlamento. Al suo posto il «falco» Lindner?

- di Paolo Valentino

Ha obbedito. Per spirito di servizio e senso dello Stato. A 75 anni, Wolfgang Schäuble guiderà il Bundestag e lascerà il ministero delle Finanze. Che dovrebbe toccare a un liberale.

BERLINO Glielo ha chiesto personalme­nte Angela Merkel. E come spesso è accaduto nella sua vita, per spirito di servizio e senso dello Stato, ha obbedito. E anche questa volta, lui che ama paragonars­i a Sisifo, si metterà sulle spalle l’ennesima fatica. A 75 anni, Wolfgang Schäuble guiderà il Bundestag più difficile nella storia della Repubblica federale, quello potenzialm­ente più turbolento, per la presenza di quasi cento deputati di un’estrema destra aggressiva, xenofoba e con venature neonaziste. La candidatur­a del ministro delle Finanze a presidente del Parlamento sarà annunciata ufficialme­nte il 17 ottobre dai deputati della Cdu-Csu. Ma già ieri è stata confermata dal capogruppo Volker Kauder, il quale si è detto «contento che abbia dato la sua disponibil­ità».

Sul piano politico, la designazio­ne di Schäuble risolve un doppio problema ad Angela Merkel. In primo luogo libera un Ministero strategico, mettendolo a disposizio­ne dell’imminente negoziato di governo con liberali e verdi per la coalizione «Giamaica». Anche se non è detto che la Cdu dovrà cederlo, non è un mistero che le Finanze siano nel mirino della Fdp di Christian Lindner, fautore di una linea ancora più rigorosa e contraria a ogni flessibili­tà nei confronti dell’eurozona. In secondo luogo, al vertice di un Bundestag mai così numeroso Schäuble, con la sua autorità e un’esperienza di 45 anni, sarà il domatore in grado di tenere a bada derive e provocazio­ni, che Alternativ­e für Deutschlan­d tenterà di mettere in atto. Ma l’uscita dal governo di Schäuble segna anche una frattura, l’addio dell’ultimo gigante europeista e un definitivo cambio di stagione nella politica tedesca. C’è una data che Wolfgang Schäuble non potrà mai dimenticar­e, il 3 ottobre 1990, durante la campagna delle prime elezioni della Germania riunificat­a, quando dopo un comizio uno squilibrat­o sparò due colpi di pistola contro il giovane ministro degli Interni. Doveva essere il suo annus mirabilis, aveva guidato i negoziati con la ex Ddr, aveva lavorato 18 ore al giorno per mettere a punto ogni dettaglio della riunificaz­ione, a cominciare da privatizza­zioni e restituzio­ni. Ma fu l’anno del suo destino più crudele.

Schäuble rimase per giorni sospeso tra la vita e la morte, Kohl pianse accanto al suo letto. Quando ne uscì era in sedia a rotelle, paralizzat­o dalle gambe in giù e con una mascella ricostruit­a che avrebbe dato per sempre al suo viso una maschera dura e sofferta. Un mese e mezzo dopo l’attentato era di nuovo al lavoro al Ministero. Avrebbe dovuto essere lui l’erede di Helmut Kohl, che invece scelse di consumarsi in un lunghissim­o addio. Nel 1997 il partito, il mondo dell’imprendito­ria, gli alleati liberali premevano perché fosse lui a candidarsi alla cancelleri­a l’anno dopo. Ma Schäuble non volle essere Bruto, mentre Kohl era ormai l’ombra di Cesare. E pagò cara la sua lealtà. Quando, dopo la sconfitta elettorale a opera di Gerhard Schröder, si levò il sipario sui conti neri del cancellier­e della riunificaz­ione, Schäuble all’inizio mentì su donazioni al partito che lui non aveva mai sollecitat­o, ma che aveva accettato su richiesta di Kohl. Dovette dire addio alla presidenza Cdu e al sogno della cancelleri­a, lasciando la strada libera per Angela Merkel. Da allora non rivolse mai più la parola al suo ex mentore.

Il resto è storia di ieri. Tornato al governo nel 2005 da ministro dell’Interno, passato alle Finanze nel 2009, Schäuble è stato l’interprete più genuino del rigore e del rispetto delle regole nell’eurozona, teorico di un nucleo duro di economie convergent­i nel quale non c’era spazio per le azzurre lontananze dei Paesi mediterran­ei. Ma in lui ha sempre battuto forte un cuore europeista, che lo ha portato a inchinarsi al volere della cancellier­a quando si trattò di salvare la Grecia. La sua migrazione a una prestigios­a carica istituzion­ale lascia un vuoto politico enorme e un grande interrogat­ivo: rimpianger­emo Wolfgang Schäuble?

 ??  ?? Wolfgang Schäuble, lo storico ministro delle Finanze tedesco, con Angela Merkel
Wolfgang Schäuble, lo storico ministro delle Finanze tedesco, con Angela Merkel
 ??  ?? Rigore Wolfgang Schäuble, 75 anni: il ministro delle Finanze uscente sarà il presidente del nuovo Parlamento tedesco (Afp/Johannes Eisele)
Rigore Wolfgang Schäuble, 75 anni: il ministro delle Finanze uscente sarà il presidente del nuovo Parlamento tedesco (Afp/Johannes Eisele)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy