Storie e aziende 4.0 Ecco il nuovo Corriere Innovazione
Domani prendete il Corriere Innovazione
in edicola. Scaricatelo sul vostro smartphone con la «digital edition». Guardatelo. Spiegazzatelo. Leggetelo. Cliccatelo. Criticatelo. È gratis, per i lettori del Corriere, ma questo non vuole dire che non abbia un valore. Anzi. È un nuovo corso, con tanti progetti e l’ambizione di dare ossigeno a quei dibattiti che in Italia esistono già ma spesso rimangono sotto il frastuono delle solite cose: primo fra tutti il «coding» nel sistema scolastico, non per formare sviluppatori di una catena di montaggio digitale ma cittadini più consapevoli sui propri diritti, come la privacy, la gestione dei dati e i rischi di un mondo apparentemente gratis e a portata di smartphone. Senza ideologie o retorica tecno-ottimista.
Di cosa parleremo
Al centro ci sarete sempre voi: chi vuole capire come cambia l’educazione e il mondo del lavoro (lo abbiamo chiesto a Luca Maestri il chief financial officer Apple in mezzo ai ragazzi della Developer Academy di Napoli). una banconota o una moneta, a quello di Ilaria Capua sulla sua esperienza americana a un anno da quando ha dovuto lasciare il Parlamento. Fino alle riflessioni di Umberto Ambrosoli su uno dei punti più delicati e complessi nella gestione di un mondo in ebollizione: le norme. Come dovrebbero cambiare se, come scrive Ambrosoli, non tutto ciò che la tecnologia abilita è necessariamente corretto? Il mito della neutralità tecnologica è stato ampiamente smentito dai fatti di cronaca recenti.
I personaggi
Non mancheranno i personaggi. Anche quelli più curiosi come Andrea Gaudenzi, proprio quel Gaudenzi che gli appassionati di tennis ricordano mentre batteva Federer e che oggi ci prova con il web consapevole che «fare soldi in Rete è