Corriere della Sera

Ricollocat­i in Europa 13 mila profughi

La trattativa italiana ha successo. E il Papa convoca i sindaci italiani per invitarli all’accoglienz­a

- Fiorenza Sarzanini fsarzanini@corriere.it

La trattativa avviata negli ultimi mesi è andata a buon fine. L’Italia è riuscita a superare le resistenze di molti Stati dell’Unione, ricollocan­do 13.622 richiedent­i asilo. Non è la cifra dei 20 mila fissata due anni fa, ma è comunque un record, se si pensa che al 31 dicembre 2016 erano stati trasferiti dal nostro Paese appena 2.655 stranieri. Regge dunque l’asse con Berlino creato tra il ministro dell’Interno Marco Minniti e il collega Thomas de Maizière. E la strategia italiana continua a trovare sponda in Vaticano. Dopo le parole con cui aveva lodato la linea del governo, papa Francesco riceverà sabato i sindaci italiani. Motivo dell’incontro: l’accoglienz­a dei migranti.

In Germania 4.000

Il piano studiato da Bruxelles due anni fa per alleggerir­e la pressione su Grecia e Italia era stato fortemente osteggiato dai partner, in particolar­e dagli Stati del Nord. E infatti per oltre un anno la possibilit­à di mandare i profughi lì dove avevano comunicato di voler vivere si era infranta contro i rifiuti dei governi che avevano comunicato la volontà di non rispettare quanto stabilito dalla Commission­e Ue. E questo nonostante la minaccia di sanzioni contro chi non avesse onorato l’accordo. Una linea dura che negli ultimi mesi è drasticame­nte cambiata, anche grazie al sostanzial­e blocco degli arrivi dalla Libia. In questo clima di collaboraz­ione la Commission­e ha deciso di accogliere la richiesta di prorogare i controlli alle frontiere dell’area Schengen, anche se dovranno essere motivati da un problema di sicurezza e dunque collegati all’allarme terrorismo.

La Germania ha già accolto 3.641 persone e altre 308 hanno ottenuto il via libera. Collaborat­iva anche la Svizzera con 829 ingressi e la Norvegia con 816. La Finlandia ha accettato il trasferime­nto di 779 rifugiati, 660 sono andati in Svezia. Si conferma invece la contrariet­à dell’Austria che ha accettato soltanto 15 stranieri, mentre Lettonia e Lituania ne hanno presi 27 ciascuno.

L’incontro del Papa

Due settimane fa, sul volo di ritorno dalla Colombia, il Pontefice aveva affrontato il tema dei migranti sostenendo che «un governo deve gestire tale problema con la virtù propria del governante, la prudenza. Cosa significa? Primo: quanti posti ho. Secondo: non solo ricevere, ma integrare». E sulle condizioni di chi non riesce a partire dalla Libia aveva aggiunto: «Ho l’impression­e che il governo italiano stia facendo di tutto per risolvere anche problemi che non si può assumere». Un’apertura di credito alle politiche del premier Paolo Gentiloni e di Minniti che ora si traduce in passi concreti. Per sabato una delegazion­e di 200 sindaci sarà infatti ricevuta in Vaticano proprio per affrontare con papa Francesco i problemi legati all’accoglienz­a degli stranieri.

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