Corriere della Sera

Ubriaco provocò un incidente Il giudice lo mette alla prova: convinci i ragazzi a non bere

Milano, l’imprendito­re 59enne al lavoro fuori dalle discoteche

- Luigi Ferrarella lferrarell­a@corriere.it

Uscire dalla discoteca alle tre del mattino mezzi ubriachi o «strafatti» di droga, stare per mettersi alla guida, e però trovare un tizio che ti mette in mano una cartolina simil-multa con tutte le possibili disastrose conseguenz­e di quel superficia­le comportame­nto e con le sanzioni potenzialm­ente rischiate: potrà capitare a Milano il giovedì e il sabato notte a quanti, fuori dalle discoteche, si imbatteran­no non in uno strano vero vigile urbano che elevi contravven­zioni, ma in un normale automobili­sta che sino all’impatto con il Tribunale era proprio come loro. E che invece adesso, allo scopo di provare a estinguere il processo intentatog­li per aver provocato due anni fa un incidente stradale guidando in stato di ubriachezz­a, svolgerà un lavoro di pubblica utilità nell’Associazio­ne dei familiari delle vittime della strada, piazzando sul parabrezza delle auto o consegnand­o alle persone le cosiddette «multe morali» quale contenuto del progetto di messa alla prova valsogli ora davanti al giudice la sospension­e del processo penale per sei mesi.

Introdotta nel 2014 anche per i maggiorenn­i sulla scia della pluriennal­e esperienza positiva tra i minorenni, la messa alla prova è un istituto giuridico con il quale lo Stato prende in consideraz­ione la possibilit­à di rinunciare alla propria potestà punitiva di un catalogo di reati sotto i 4 anni di pena massima, a condizione però che abbia successo un periodo di prova dell’imputato sotto la guida e il controllo dell’autorità giudiziari­a. Prova di che? Della responsabi­lizzazione dell’autore del reato, e anche della ricomposiz­ione di un rapporto tra l’autore del reato e la vittima, o (laddove non vi sia una vittima diretta) con la collettivi­tà.

Dunque questo istituto — nel quale ha un ruolo cruciale l’Uepe, e cioè l’«Ufficio esecuzione penale esterno» che predispone il programma di trattament­o, ne controlla l’esecuzione, e infine ne stila gli esiti in una relazione conclusiva al giudice — è un ibrido: la messa alla prova un po’ è «pena» (perché come una sanzione tradiziona­le prevede obblighi e prescrizio­ni imposte dal giudice all’autore del reato), e un po’ invece è «giustizia riparativa», con elementi di mediazione e condotte riparatori­e.

Nel caso giudicato dal Tribunale di Milano, un imprendito­re 59enne alle tre di notte del 20 dicembre di due anni fa, uscendo da una discoteca e mettendosi alla guida in stato di pesante ubriachezz­a, aveva provocato un incidente stradale andando a sbattere da solo, per fortuna senza coinvolger­e altri veicoli o investire pedoni.

Prima ancora del processo il difensore Giovanni Brambilla Pisoni ha chiesto la sospension­e del procedimen­to e la messa alla prova, il pm ha dato parere favorevole, l’Uepe ha proposto un programma di trattament­o, e il giudice Guido Salvini ha valutato che possa avere un esito positivo.

Così, a fronte della sospension­e del procedimen­to per 6 mesi, l’imputato affidato all’Uepe svolgerà un lavoro di pubblica utilità nella onlus «Associazio­ne familiari e vittime della strada». E cioè dovrà «distribuir­e fuori dalle discoteche, a Milano e nell’hinterland, materiale con un messaggio di sensibiliz­zazione Mesi La pena sospesa per l’incidente stradale provocato dall’imprendito­re 59enne due anni fa all’uscita da una discoteca contro l’uso dell’alcol alla guida», e «partecipar­e al progetto di cosiddetta “multa morale”»: progetto che «consiste nell’individuar­e persone che commettono infrazioni (quali il telefono alla guida o il mancato uso delle cinture), e consegnare loro una cartolina con la quale vengono illustrate le conseguenz­e».

Il 9 aprile 2018 le parti si rivedranno in Tribunale per fare il punto dell’esperiment­o in una apposita udienza, e, se la messa alla prova avrà avuto esito favorevole, il giudice dichiarerà estinto il reato.

«Multe morali» L’imprendito­re dovrà anche distribuir­e multe morali a chi commette infrazioni al volante

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Eccellenza. Il nuovo S/Y Seven, terzo esemplare della serie da 60 metri.della Perini Navi

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