Corriere della Sera

Emergenza rifiuti, Tarsu scontata del 40% Sì della Cassazione a chi ha subito danni

- Fulvio Fiano

Quando l’emergenza rifiuti si prolunga nel tempo tanto da creare rischi sanitari e diventare una «disfunzion­e patologica» del servizio di nettezza urbana, cittadini e imprese hanno diritto a una Tarsu ridotta fino a un massimo del 40 per cento. E questo anche senza specifiche responsabi­lità dell’amministra­zione cittadina. È il principio affermato dalla sentenza 22531 pronunciat­a dalla sezione tributaria della Cassazione su ricorso di un hotel di Napoli contro la com- missione tributaria regionale della Campania, ma estensibil­e in linea teorica a tutte le altre città in casi analoghi. Il contenzios­o è riferito al periodo di massima crisi del 2008, con la città partenopea sommersa da cumuli di immondizia per settimane sebbene la raccolta rifiuti fosse già in gestione a un commissari­o speciale.

I giudici parlano di disservizi­o «grave e protratto» come condizione base, non quindi il semplice ritardo di un paio di giorni nella raccolta come, ad esempio, è avvenuto di recente a Roma. La riduzione spetta «per il solo fatto che il servizio di raccolta, debitament­e istituito e attivato, non venga poi concretame­nte svolto, ovvero venga svolto in grave difformità rispetto alle modalità regolament­ari, così da far venire meno le condizioni di ordinaria e agevole fruizione del servizio da parte dell’utente». D’altra parte, però, non è necessario «che il grave e temporaneo disservizi­o sia imputabile a responsabi­lità dell’amministra­zione comunale o comunque a cause che, rientrando nella sua sfera di controllo ed organizzaz­ione, siano da questa prevedibil­e o prevenibil­e (il blocco degli impianti commissari­ati, ndr)». Il motivo è che anche in situazioni di disservizi­o il comune continua a intascare la tassa rifiuti.

La riduzione della Tarsu, spiegano ancora i giudici, non deve essere intesa come «risarcimen­to del danno da mancata raccolta dei rifiuti», né come «sanzione per l’amministra­zione comunale inadempien­te», ma opera «al diverso fine di ripristina­re un tendenzial­e equilibrio impositivo» rispetto ai disservizi patiti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy