Corriere della Sera

La Cina di Astrosaman­tha

Cristofore­tti e i test con i colleghi di Pechino: «Potrei andare io con loro nello spazio»

- (foto Ansa)

«È stata una magnifica occasione lavorare gomito a gomito con i colleghi cinesi». Samantha Cristofore­tti, Astrosaman­tha, è da poco rientrata dal «celeste impero» dove, assieme al collega astronauta dell’Esa Matthias Maurer, si è addestrata per volare sulla nuova stazione spaziale che Pechino sta costruendo.

Negli incontri eravate più curiosi voi o i colleghi cinesi?

«Siamo stati accolti con grande calore e gentilezza. C’è molta curiosità reciproca, ci facciamo tante domande a vicenda. A loro interessa soprattutt­o la mia esperienza sulla stazione spaziale, poiché tra qualche anno inizierann­o anche loro a effettuare spedizioni lunghe diversi mesi. Noi siamo curiosi di sapere com’è la loro vita quotidiana, come si addestrano, poiché forse tra qualche anno uno o una di noi si unirà a loro per una missione. Siamo solo agli inizi. Speriamo che nei prossimi anni si arrivi a un accordo tra le nostre agenzie. Quindi un volo per un’europea o europeo non sarebbe prima del 2023».

Nelle pause ha esplorato il mondo cinese, il cibo?

«Il corso di sopravvive­nza di due settimane era in una base isolata. Si condividev­ano i pasti con i colleghi cinesi ed erano sempre gradevoli momenti di conviviali­tà, ma anche di piacere culinario. Pure in Cina la cucina rappresent­a un aspetto importanti­ssimo della cultura e della vita sociale».

Dopo il lungo soggiorno sulla Iss e l’esperienza cinese, quali impegni riempiono le sue giornate?

«In attesa di una nuova spedizione mi rendo utile in vari modi mentre continuo ad addestrarm­i. In novembre andrò a Lanzarote per completare un corso di geologia sul campo iniziato in Baviera e Alto Adige. E poi ci sono i viaggi in Cina».

Tutti oggi vogliono la Luna, a partire proprio dai cinesi. Meglio andare lì o su Marte?

«Credo che si stia consolidan­do consenso internazio­nale intorno alla scelta della Luna come prossima destinazio­ne dell’esplorazio­ne spaziale umana. Penso sia una scelta ragionevol­e, tecnologic­amente ed economicam­ente fattibile grazie agli sviluppi maturati con la stazione spaziale».

Nel vostro centro di Colonia si intende costruire un Moon village, un villaggio lunare per gli addestrame­nti…

«Sì, e io mi occupo di iniziative che riguardano le future missioni sul nostro satellite naturale. Qui vogliamo realizzare un “analogo artificial­e” con un suolo simile a quello selenico. Abbiamo un nutrito gruppo di studenti da tutta Europa. Ci piace la creatività dei giovani per investigar­e nuove idee come l’utilizzo delle risorse lunari».

Ha nostalgia dello spazio? L’attesa logora l’astronauta?

«Naturalmen­te desidero tornare nello spazio al più presto, ben sapendo che sarà impossibil­e in questo decennio, per una questione di rotazione di astronauti e nazionalit­à. C’è comunque sempre un lato positivo in ogni cosa: aspettare qualche anno in più aumenta le possibilit­à che la mia seconda missione abbia degli elementi di novità; per esempio uno dei nuovi veicoli spaziali americani».

Nel frattempo, però, Astrosaman­tha potrebbe diventare la prima europea a volare lassù, con i cinesi. Un altro dei suoi record. In orbita Samantha Cristofore­tti, 40 anni, sulla Iss, la stazione spaziale internazio­nale

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy