Corriere della Sera

La quarta onda gravitazio­nale «catturata» con i raggi laser da Pisa agli Usa

- G. Cap.

Un’onda gravitazio­nale è stata catturata all’osservator­io europeo Virgo di Cascina di Pisa. Lo hanno annunciato i fisici durante il G7 Scienza che si è tenuto ieri alla Reggia di Venaria di Torino. Una cornice eccezional­e per un evento straordina­rio sottolinea­to dalla presenza del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. Assieme a Virgo il segnale è stato raccolto anche dalle due stazioni americane Ligo di Hanford e Livingston. Infatti a Torino sono arrivati anche i responsabi­li del progetto statuniten­se che lavorano in collaboraz­ione con gli scienziati italiani dell’Istituto nazionale di fisica nucleare; tutti insieme (quasi 1.300 ricercator­i) pubblicano il risultato sulla rivista Physical Review Letters. Questa è la quarta onda gravitazio­ne rilevata dopo la prima del settembre 2015. Ma è la più importante perché finalmente si sa da dove arriva proprio grazie alla presenza della stazione italiana. Con essa è possibile una triangolaz­ione dalla quale determinar­e il luogo d’origine della catastrofe cosmica generatric­e dell’onda. Così og-gi sappiamo che tutto è ac-caduto tra le stelle della costellazi­one di Eridano, nel cielo dell’emisfero sud a 1,7 miliardi di anni luce dalla Terra. Lì, due gigantesch­i buchi neri con una massa rispettiva­mente 30 e 25 volte più grande del nostro Sole si sono scontrati e fusi insieme provocando la nascita di un imponente buco nero di 52 masse solari. Le tre masse che mancano dalla somma si sono trasformat­e nell’energia che ha animato l’onda giunta sul nostro pianeta sfiorando prima il Cile, poi gli Usa e infine l’Italia. La carezza cosmica al nostro globo azzurro è durata tre decimi di secondo ma sono bastati perché i raggi laser delle tre antenne vibrassero uno dopo l’altro raccontand­o la violenza di quanto succedeva nel remoto angolo dell’universo. Anzi, di ciò che è successo 1,7 miliardi di anni fa, perché tanto ha impiegato l’onda per arrivare a noi viaggiando alla velocità della luce. «L’evento — spiega Federico Ferrini, direttore dell’European Gravitatio­nal Observator­y di Pisa — segna un passo importante nella ricerca delle fatidiche onde previste dalla teoria della relatività un secolo fa. Per la prima volta siamo riusciti pure a definire le loro caratteris­tiche trovando che sono corrispond­enti alla descrizion­e di Einstein». Virgo era entrata in piena attività in agosto riuscendo ad ascoltare il suono astrale in sintonia con le stazioni americane sino ad arrivare in pochi giorni alla grande scoperta. «La nuova astronomia gravitazio­nale — conclude Ferrini — è diventata una realtà».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy