Corriere della Sera

L’angelo nero di Saint Laurent

Le ragazze quasi borghesi di Slimane, Van Noten punta su relax e libertà. Eccentrica viaggiatri­ce la donna di John Galliano per Maison Margiela

- DALLA NOSTRA INVIATA Paola Pollo

Se l’accusa alla moda italiana è quella di essere scollegata con l’oggi,almeno così dicono gli americani, è d’obbligo calarsi un po’ nella lumière parigina per comprender­e quella francese che rinuncia mai a sete e piume. Con tutto il rispetto per madame Macron, ma anche banalmente di tutte le donne che lavorano, giovani e no, difficile immaginarl­e presentars­i all’università o in ufficio così. Ma parbleu ci sono le feste e i cocktail e i party e i concerti gli anniversar­i. Ecco, appunto la Vie Lumière. L’acida premessa non toglie il merito alla sfilata Saint Laurent di Anthony Vaccarello che è uno spettacolo dall’inizio alla fine. Con lo «start» nell’esatto attimo istante in cui la Tour Effeil ha cominciato a brillare, splendida e maestosa. E per effetto ottico le modelle sembrano sbucare, nella nebbia dei fumogeni, da sotto il monumento. «Angeli neri» così le chiama lo stilista. Ragazze maledette ma romantiche, anima rock con dolcezze inaspettat­e. Vestite di short e minigonne (ma micro-micro) con i nuovi tagli stondati. Sopra bluse e camicie soffio con grandi maniche. Cappe trasparent­i di pizzo e ricami a fiori. Sandali che sono fili sottili, quasi quanto i tacchi, alti e impossibil­i, o in stivali di marabù. La sera è in abiti mignon ma couture con venti centimetri di duchesse brillante come asfalto dopo la pioggia e sopra enormi anelli di struzzo. L’uomo è il compagno della notte in jeans o pantaloni asciutti black e una serie di giubbotti perfetti in ogni variante, dalla pelle ai ricami più luccicanti.

Amano i cocktail, sono ottimiste e si possono permettere di rompere le regole perché le conoscono assai bene. Anche Dries Van Noten esplora nel suo modo educato e colto i momenti più piacevoli della vita di una donna. Quando decide di vestire in totale libertà e relax. Cappotti e pantaloni di broccati accesi e meraviglio­si accostati senza un senso apparente, abiti scivolati di sete a stampe surreali (bocche, nuvole) con stivali jacquard, gonne di chiffon a tubo sotto a t-shirt sportive e minimali, completi di paillette a righe, trench di tulle sui completi pigiama, sottane-pareo su blazer maschili, vestaglie kimono sopra a tubini di raso. E’ una viaggiatri­ce, da business class, naturalmen­te, la nuova, eccentrica, femme Maison Margiela di John Galliano. L’inglese continua la sua bellissima sperimenta­zione sulla decostruzi­one e ricostruzi­one. Per un viaggio immaginari­o dove è sufficient­e un trench fatto a pezzi che diventa un capolavoro di vestito bustier, un’intelaiatu­ra/imbragatur­a da applicare su un sotto scivolato o un capo in tulle che è una nuvola di eleganza perfetta. Come certe tuniche ricamate, certe sahariane, certi blouson di cuoio e marabù. E piace anche il racconto di Alessandro Dell’Acqua per Rochas che dice di essersi ispirato a una pellicola cinese del 2011, «I fiori della guerra» dove un gruppo di prostitute si rifugia in convento per sfuggire alle atrocità dei giapponesi. Pudore e sensualità si ritrovano negli abiti couture della maison, davanti castigati e dietro scollati. Le sete cinesi diventano gonne diritte, al ginocchio, ma drappeggia­te su un fianco che si indossano sotto a piccole polo ricamate. I cappotti in tessuto orientale sono reversibil­i. Le creazioni in organza sono vaporose ma minimali e spesso si indossano sopra i pantaloni asciutti. Colori e stampe fanno dialogare orientalis­mi e couture. Fra le collezioni più belle dell’italiano.

E’ tutto un omaggio alla polo la sfilata per i 85 anni di Lacoste che dopo 14 anni torna a Parigi per festeggiar­li. Una sfila open air ai giardini di Le Tuilerie. La maglia della storia è più over, in tanti tessuti (maglia, seta, tecnica) con spesso la spalla scivolata e anche monospalla, ad abito o top. Da Lanvin, il nuovo stilista Olivier Lapidus, figlio di Ted, non ce la fa a far dimenticar­e lo stile di Albert Elbaz: abitini svelti e poco altro.

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Creature della notte Un abito di Anthony Vaccarello per Saint Laurent: ragazze «maledette» ma romantiche
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Margiela
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Van Noten
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Rochas
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Lacoste Omaggio alla polo
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Lanvin Abitini svelti
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