Corriere della Sera

I vegani più attenti sono gli inglesi

- di Danilo Taino Statistics editor @danilotain­o

Ivegani non hanno ancora conquistat­o l’Europa. E, in fondo, nemmeno i vegetarian­i. Una ricerca realizzata dalla società berlinese Dalia Research ha stabilito che nei maggiori Paesi del Vecchio Continente non più del 10% della popolazion­e segue una dieta che non comprende carne di alcun genere. Lo studio riguarda Regno Unito, Germania, Francia, Spagna: l’Italia, purtroppo, non è compresa ma si può immaginare che i risultati siano abbastanza simili a quelli registrati nelle quattro Nazioni, probabilme­nte intermedi tra quelli di Francia e Spagna. I più sensibili all’attrazione vegetale sono i britannici: il 3% si dice vegano e il 7% vegetarian­o. I primi sono coloro che non si alimentano con niente che abbia un contenuto animale, i secondi più sempliceme­nte non mangiano alcun tipo di carne. Sempre in Gran Bretagna, i cosiddetti «pescetaria­ni», coloro che mangiano come unica carne il pesce sono il 4%. In Germania, le maggiori città sono affollate di negozi e ristoranti vegani: in realtà, solo l’1% segue regolarmen­te quella disciplina alimentare; i vegetarian­i sono invece il 5% e coloro che fanno un’eccezione per il pesce il 3%. Percentual­i ancora più basse in Francia: rispettiva­mente del 2, del 3 e del 3. E ancora meno in Spagna: 2% vegani,

3% vegetarian­i, 2% pescetaria­ni. Abbastanza numerosi coloro che invece seguono una dieta religiosa, ad esempio Kosher per gli ebrei e Halal per gli islamici: 8% in Germania, 6% in Gran Bretagna, 5% in Francia, meno in Spagna, l’1%. Parecchi spagnoli, in compenso, evitano il lattosio: l’8%. A differenza dei francesi che, prevedibil­e, sono più legati a latte e derivati: solo il 2% ne fa a meno. Nel Regno Unito siamo al 6%, in Germania al 5. Al glutine rinunciano il 3% di tedeschi e spagnoli, il 4% dei britannici e il 2% dei francesi. Nel complesso, gli abitanti del Regno Unito sono i più attenti a queste diete: il 30% della popolazion­e le rispetta con regolarità. E, in prospettiv­a, i seguaci aumenteran­no. In Germania, ad esempio, a seguire le scelte alimentari citate è il 17% di chi ha meno di 30 anni e il 29% dei più giovani. Realtà simile negli altri tre Paesi. Interessan­te il fatto che le diete religiose siano seguite da un numero maggiore di Under 30: 11% a 6% in Germania, 10 a 2 in Francia, 7 a 6 in Gran Bretagna, 2%a 1% in Spagna. Numeri utili per sociologi, ristorator­i, industrie, religioni e forse anche politici.

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