Corriere della Sera

Truccati da sempre?

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Ho 77 anni e la prima volta che ho sentito parlare di concorsi truccati all’Università avevo i pantaloni corti. Ne ho poi ricevuto conferma quando mi sono iscritto. Sarebbe più corretto dire ai nostri figli: sappiate che qui è così! Si risparmier­ebbero frustrazio­ni.

Giuseppe Lupo

Sono un professore emerito di Chimica. Almeno il 90% dei vincitori dei concorsi proviene dallo stesso Ateneo che lo ha bandito. L’evidente svantaggio è che alcune discipline si sviluppano a dispetto di altre, il cui capo non è scientific­amente e/o politicame­nte capace e agguerrito. Luigi F.

« La mia presenza ai concorsi — mi disse il mio direttore d’Istituto — metteva lui e l’Istituto in grave imbarazzo». Già, era in imbarazzo perché uno dei suoi non si conformava. Mi furono ovviamente fatte promesse che ci sarebbe stato qualcosa per me (che non è arrivato nei successivi 4 anni ). Ho rinunciato: avevo visto che mai avrei potuto vincere da solo, senza supporti.

Pierfrance­sco R.

Si è «scoperta l’acqua calda» (sono un professore universita­rio di medicina e chirurgia in pensione). Da sempre i concorsi sono pilotati. Chi è stato allievo di qualcuno ha la strada spianata e gli outsider restano al palo; ma non è forse così nel mondo «normale» delle società? Roberto A.

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