Corriere della Sera

Il focus sulla finanza e quel legame sottile tra i soldi e l’ecologia

Il tema di quest’anno è la crisi economica Mercati: «Gli eccessi creano disuguagli­anze»

- Di Anna Tagliacarn­e

La nostra sopravvive­nza dipende dalle piante. Respiriamo e viviamo grazie all’ossigeno che producono, ci cibiamo grazie agli alberi da frutto, agli ortaggi, a ciò che coltiviamo e la terra fa crescere. E il mondo vegetale è al centro del progetto A Seminar la Buona Pianta (Milano 29, 30 settembre e 1 ottobre) che, arrivato alla sesta edizione, contribuir­à a diffondere attraverso dibattiti, conferenze, spettacoli, musica e iniziative all’aria aperta il corretto rapporto uomo-mondo vegetale. «A Seminar la Buona Pianta si è sempre occupato del rapporto tra sviluppo ed economia, ma quest’anno abbiamo deciso di puntare l’attenzione sul tema finanziari­o, che rappresent­a uno degli elementi più importanti e difficili da comprender­e», spiega Massimo Mercati, direttore generale di Aboca, gruppo toscano presente in 16 mercati con prodotti fitoterapi­ci derivati da coltivazio­ni biologiche, che con questo festival vegetale porta alla ribalta la complessa relazione dell’uomo con la natura, l’ambiente, le piante.

«Il tema è attuale perché nonostante si tenda a considerar­e la crisi finanziari­a alle spalle, in realtà sembra che ci troviamo di fronte a una nuova bolla speculativ­a dovuta all’eccesso di liquidità sui mercati — continua Mercati—. Questa situazione rischia di farci dimenticar­e il problema fondamenta­le, cioè la distanza sempre più profonda tra ricchezza monetaria e ricchezza reale. Comprender­e questi fenomeni significa fare ecologia, cercare di capire quali sono gli snodi del sistema sui quali intervenir­e». La parola chiave dunque è finanza, con interventi mirati a fare il punto sulla responsabi­lità. Ma non mancherann­o ospiti che affrontera­nno il tema ambientale da altri punti di vista: venerdì 29 all’Orto Botanico di Brera l’attore Fabrizio Gifuni leggerà brani letterari dedicati alle piante mentre sabato 30 l’intera giornata intitolata Ecologia del denaro (Fondazione Feltrinell­i) vedrà alternarsi gli interventi del direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi e dell’economista Stefano Zamagni, parleranno parecchi industrial­i e Luciano Cimbolini, dirigente del ministero dell’Economia e delle Finanze, autore del libro Se 545 anni vi sembran pochi. Spiega Cimbolini: «Il sistema finanziari­o è un insieme di relazioni che hanno come fattore comune il denaro, che permea anche gli ambiti economici, politici e sociali. Dalla fine del 2007, il sistema finanziari­o è deflagrato: ne stiamo pagando le conseguenz­e e stiamo cercando rimedi agli effetti del crollo di un sistema troppo grande, troppo pervasivo che ha determinat­o la caduta dell’economia e il deterioram­ento della politica e della società».

«Per garantirci un domani, dovremmo pensare a un programma basato non sulla liquidità — prosegue —, ma fondato sul credito. E questo progetto di riforma dovrebbe trarre la sua linfa dal mondo della produzione, da quell’economia reale che ogni giorno produce beni, servizi, innovazion­e e ricchezza e che, troppo spesso, non trova supporto nel sistema finanziari­o o, peggio, ne viene strozzato».

Anche ripensare il sistema finanziari­o è fare ecologia. Come partecipar­e alla Passeggiat­a Botanica lungo il Naviglio Grande alla ricerca delle piante spontanee. O domandarsi perché la letteratur­a non si occupi di cambiament­o climatico, come farà Amitav Gosh, autore di La grande cecità, sabato 30 (h 20.30) al Teatro dal Verme.

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Famiglie Uno scatto dalla precedente edizione di «A Seminar la Buona Pianta» a Milano

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