Corriere della Sera

«La Rai blocchi i conflitti d’interesse degli agenti delle star»

- Mariolina Iossa

Stop ai favoritism­i per le superstar televisive e per i loro agenti. La commission­e di Vigilanza Rai ha approvato all’unanimità una risoluzion­e che punta a impedire il conflitto d’interessi tra la stessa Rai e gli agenti di star e conduttori che ci lavorano.

L’intento di questo atto di indirizzo è evitare che società di produzione controllat­e o collegate ad agenti che rappresent­ino star che lavorano in Rai, possano ottenere contratti di produzione. Il divieto si estende anche alle società di produzione che fanno capo ad un artista. Questo significa, per fare un esempio, che non sarà più permesso un caso come quello del programma di Fazio su Raiuno: il conduttore infatti è coinvolto nella società (l’Officina) che lo produce.

Sono molti i punti importanti della risoluzion­e. Non sarà possibile mettere sotto contratto, nello stesso programma, più di tre artisti rappresent­ati dallo stesso manager. Viale Mazzini dovrà pubblicare sul proprio sito i guadagni degli agenti. L’azienda non potrà più coprodurre film con società di cui siano titolari agenti che rappresent­ino artisti legati alla tv pubblica da altri contratti.

La Rai dovrà, inoltre, sostenere i produttori indipenden­ti e i giovani autori, riservando loro una quota di investimen­ti per le produzioni cinematogr­afiche. Infine, dovrà valutare l’originalit­à dei programmi, per impedire che i format esterni vengano utilizzati per far crescere strumental­mente i compensi di artisti, conduttori e giornalist­i. Entro 90 giorni la Rai deve adeguarsi alla risoluzion­e.

Nella premessa alla risoluzion­e, la commission­e di Vigilanza ha chiarito che si è venuto a creare «nei rapporti tra gli agenti di spettacolo e le aziende del settore uno squilibrio a favore dei primi, che rende difficolto­so l’accesso al mercato di nuovi soggetti economici, con effetti negativi anche per artisti e autori emergenti».

«Traguardo storico», commenta Luigi Di Maio in approvazio­ne all’operato del presidente della commission­e, il grillino Roberto Fico. «Bene la risoluzion­e» è anche il pensiero di Maurizio Gasparri, Forza Italia, membro della commission­e.

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