«La Rai blocchi i conflitti d’interesse degli agenti delle star»
Stop ai favoritismi per le superstar televisive e per i loro agenti. La commissione di Vigilanza Rai ha approvato all’unanimità una risoluzione che punta a impedire il conflitto d’interessi tra la stessa Rai e gli agenti di star e conduttori che ci lavorano.
L’intento di questo atto di indirizzo è evitare che società di produzione controllate o collegate ad agenti che rappresentino star che lavorano in Rai, possano ottenere contratti di produzione. Il divieto si estende anche alle società di produzione che fanno capo ad un artista. Questo significa, per fare un esempio, che non sarà più permesso un caso come quello del programma di Fazio su Raiuno: il conduttore infatti è coinvolto nella società (l’Officina) che lo produce.
Sono molti i punti importanti della risoluzione. Non sarà possibile mettere sotto contratto, nello stesso programma, più di tre artisti rappresentati dallo stesso manager. Viale Mazzini dovrà pubblicare sul proprio sito i guadagni degli agenti. L’azienda non potrà più coprodurre film con società di cui siano titolari agenti che rappresentino artisti legati alla tv pubblica da altri contratti.
La Rai dovrà, inoltre, sostenere i produttori indipendenti e i giovani autori, riservando loro una quota di investimenti per le produzioni cinematografiche. Infine, dovrà valutare l’originalità dei programmi, per impedire che i format esterni vengano utilizzati per far crescere strumentalmente i compensi di artisti, conduttori e giornalisti. Entro 90 giorni la Rai deve adeguarsi alla risoluzione.
Nella premessa alla risoluzione, la commissione di Vigilanza ha chiarito che si è venuto a creare «nei rapporti tra gli agenti di spettacolo e le aziende del settore uno squilibrio a favore dei primi, che rende difficoltoso l’accesso al mercato di nuovi soggetti economici, con effetti negativi anche per artisti e autori emergenti».
«Traguardo storico», commenta Luigi Di Maio in approvazione all’operato del presidente della commissione, il grillino Roberto Fico. «Bene la risoluzione» è anche il pensiero di Maurizio Gasparri, Forza Italia, membro della commissione.