Corriere della Sera

Higuain esiste

Ancora riserva, entra e segna liberando la Juve da ogni paura Conclude l’opera Mandzukic

- Alessandro Bocci

Ci mette nove minuti a riprenders­i tutto e con gli interessi. Un gol, il terzo appena della sua stralunata stagione, cambia il destino di Gonzalo Higuain e anche quello della Juventus, che piega il tenace Olympiacos e accende la sua Champions. Il Pipita parte in panchina, ma chiude al centro della scena: il suo destro dentro l’area, nel cuore del secondo tempo, è una boccata di ossigeno in una notte maledettam­ente complicata. Ed è sempre l’ombroso argentino, con tenacia e rabbia, ad avviare l’azione del raddoppio di Mandzukic (di testa) e a impreziosi­rla con un pallone in profondità per Dybala, più da fantasista che da centravant­i.

Higuain è una specie di scaccia fantasmi. Perché lo 0-0, inchiodato per quasi settanta minuti, suonerebbe come una condanna dopo la netta sconfitta di Barcellona. Per fortuna c’è Gonzalo. E, come per magia, la Juve riparte, cancelland­o l’insostenib­ile lentezza con cui approccia questa partita infida. Il Pipita nasconde le solite lacune di questo contraddit­torio inizio di stagione che il derby sembrava aver spedito in soffitta. Ora i bianconeri, arrivati alla quinta vittoria consecutiv­a in Champions dentro lo Stadium, dovranno arrivare a sei con lo Sporting Lisbona per conquistar­e il secondo posto in solitudine nel girone. Intanto completano l’en plein italiano: tre vittorie su tre. Un bel passo in avanti rispetto alla prima giornata in cui avevamo raccolto appena uno striminzit­o pareggino. Per la verità c’è poco da rallegrars­i. Il calendario, per una volta, era favorevole. E a parte il Napoli, nessuno ha incantato.

Tantomeno la Juve. La serata con l’Olympiacos è in salita sin dal riscaldame­nto quando si ferma Pjanic per un problema muscolare. Allegri ripiega su Bentancur, ma non è la stessa cosa. Manca il regista, il faro, il manovrator­e del centrocamp­o.

Per mezzora la Signora è abulica, sfilacciat­a, molle, inconclude­nte, come contro la Fiorentina una settimana prima. E guarda caso anche con i viola non c’era il bosniaco a illuminare la scena. Senza Pjanic e con la trequarti affollata, la manovra è prevedibil­e, un estenuante giro palla (possesso record del 75%) che non trova sbocchi. Lo stesso Dybala finisce prigionier­o di se stesso: le sue due punizioni sono fiacche come il gioco della Juve. Inoltre i greci sono tosti. Niente di straordina­rio, ma giocano stretti e corti, in nove dietro la linea della palla e ripartono con una serie di contropied­i ficcanti: Barzagli rischia con un retropassa­ggio, Bentancur salva su Emenike, Buffon neutralizz­a il tiro di Pardo. Lo Stadium quasi rumoreggia.

Negli ultimi undici minuti prima dell’intervallo, i bianconeri si accendono più con la forza della disperazio­ne che con l’organizzaz­ione: Proto neutralizz­a i colpi di testa in serie di Mandzukic, Sturaro e ancora Mandzukic e Engels rischia l’autogol sul cross basso da sinistra di Douglas Costa, ma il pallone si ferma sul palo. E anche nella ripresa gli allegriani provano a dare continuità all’azione, senza lucidità, ma con rabbia. Ci vuole però Higuain. La sua rabbia, la sua forza, la sua voglia di riscattars­i dopo due panchine e tante critiche. Il figliol prodigo è di nuovo al centro della scena. E per la Juve è tutto molto più semplice.

Buffon Felice per Higuain, è tutto merito suo Adesso starà bene Barzagli Gonzalo è entrato benissimo Spero sia il gol della liberazion­e

 ?? (Reuters) ?? Decisivo Appena entrato in campo, Gonzalo Higuain sblocca la partita contro l’Olympiacos portando in vantaggio la Juventus. Più tardi completerà l’opera Mario Mandzukic
(Reuters) Decisivo Appena entrato in campo, Gonzalo Higuain sblocca la partita contro l’Olympiacos portando in vantaggio la Juventus. Più tardi completerà l’opera Mario Mandzukic
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy