Corriere della Sera

Fa la differenza anche se un po’ grasso

- Di Mario Sconcerti

Strane notizie dall’Europa dove vinciamo tre partite su tre. Si aggiungono al Napoli anche Juventus e Roma, lo fanno nettamente ma non troppo facilmente. La Juve nella notte ha una qualità frenata. Mancano Pjanic e Khedira, mancano idee dove comincia il gioco e gli sbocchi sulle fasce non sono automatici. Cuadrado è in una sera svogliata, fa buone cose e molti sbagli. Douglas Costa è terribile e innocuo, nella somma algebrica di quel che fa si annulla discretame­nte da solo. Sorprendon­o le assenze di Higuain (in panchina) e di Dybala, sempre fuori dal gioco. Spero non si cominci a raccontare su di lui la vecchia novella che si diceva per Ibrahimovi­c, che in Champions impallidiv­a. Non può essere vero, ha troppi mezzi. Con una costruzion­e imperfetta sulle ali e senza centrocamp­isti di fantasia, la Juve è andata un po’ a caso. Spunti interessan­ti, qualche colpo di testa di Mandzukic, la marcatura ossessiva dei greci su Dybala che liberava sempre qualche altro juventino, poi le mischie in mezzo all’area. L’Olympiacos è molto poco greco, hanno tutti piedi abbastanza morbidi e sanno di tattica. Si chiudono bene, qualche volta diventano pericolosi ripartendo. Ma la Juve è sempre stata più forte. Il compito di renderla concreta è alla fine toccato a Higuain poco dopo che era entrato a metà ripresa. Azione confusa decisa dalla vecchia irruenza dell’argentino. Poi corse ed abbracci liberatori. Un racconto rosa che era nell’aria, Higuain, anche quando è grassoccio, ha un tasso di eccezioni più alto degli altri. È stata una notte di risultati molto interessan­ti. La Roma ha vinto in casa del Qarabag segnando poco, ma rischiando anche meno. C’è anzi profumo d’impresa se si calcola che l’Atletico ha perso in casa dal Chelsea ed è stato così scavalcato in classifica. È questo vento nuovo la vera curiosità. Il Bayern è crollato a Parigi, è un avversario che scompare. Il Basilea ha cancellato il Benfica e rischia di passare il turno, quasi quanto il Besiktas. Difficile dire quanto resisteran­no le novità, se sono davvero reali, c’è però un tentativo in atto di rimescolar­e le carte. È una delle cose che la Juve di oggi non deve dimenticar­e.

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