Corriere della Sera

Basket, al via la corsa allo scudetto De Raffaele sceglie le anti Venezia «Milano favorita, occhio a Torino»

- Werther Pedrazzi

Il livello del nostro campionato rispetto al panorama europeo?

«Medio-alto. Innalzato dal riaffaccia­rsi alla serie A della Virtus Bologna e dal rilancio in grande stile di una piazza come Torino. Poi si potrà discutere se gli americani sono troppi o più o meno buoni. I nuovi arrivati mi sembrano migliori che nel recente passato».

Oltre a voi, le tre possibili semifinali­ste?

«Intanto, grazie per la fiducia, che dovremo conquistar­ci. Fatico molto a indicarne tre solamente. Milano, naturalmen­te in testa, poi Avellino che ha costruito una squadra per andare a scudetto, Trento finalista dell’ultimo campionato, e Bologna che ha un quintetto da Eurolega. Forse dimentico Reggio Emilia, che con l’ingaggio di Julian Wright si è decisament­e consolidat­a, o Sassari? Tra il quarto e sesto Venezia Coach Walter De Raffaele, 48 anni (LaPresse) posto sarà una lotta feroce. Insomma, mi aspetto un film intitolato “Equilibrio”».

Dopo aver perso la Supercoppa in finale contro la EA7 Milano, onorando lo scudetto che portate sulle maglie, come vede la sua Reyer?

«Diversa. Rispetto all’anno passato abbiamo meno talento fisico diffuso, mantenendo però punte agonistich­e come Biligha e Cerella, e siamo forse un po’ più tecnici. Con lo scudetto in petto ci attende una stagione di grande responsabi­lità. Ma non cambieremo la nostra umiltà, consapevol­i che quello passato è stato un anno straordina­rio. Il nostro obiettivo è la progressio­ne nel corso della stagione».

I vostri azzurri?

«Li seguiremo con grande attenzione e dedizione. Stefano Tonut è reduce dall’intervento di ernia al disco, e mi auguro che con questo i suoi problemi siano finiti, mentre Paul Biligha è tornato dall’Europeo con l’entusiasmo alle stelle e una nuova consapevol­ezza. Ma mi piace ricordare anche Ariel Filloy, anche se da quest’anno non sarà più con noi ma ad Avellino. Mentre uno dei nostri obiettivi è far rientrare nel giro della nazionale Andrea De Nicolao».

La squadra rivelazion­e?

«Fiat Torino. Solida ed equilibrat­a, con in più l’inseriment­o di un centro come Trevor Mbakwe e di un califfo come Sasha Vujacic (ex Nba con Lakers, Clippers, Nets e Knicks, ndr). Come già detto, mi aspetto sorprese anche dalla Virtus Bologna, con la coppia Aradori-Alessandro Gentile, e se mi è concessa una scommessa, in precampion­ato ho visto la ripescata Cremona molto frizzante».

Giovani in esplosione?

«Attenzione a David Okeke, ’98 di Torino, ma anche al trio reggiano Federico Mussini, Leonardo Candi e Niccolò De Vico».

Infine, la regola che Walter De Raffaele vorrebbe cambiata?

«Quella del fallo antisporti­vo. Mentre, se devo essere onesto, la nuova interpreta­zione della violazione di passi non l’ho ancora capita e mi riservo di vederla applicata».

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