Corriere della Sera

La stagista del video: quel deputato ci provava, Boldrini non mi lasci sola

- di Alessandro Trocino

«La mia paura più grande è che ora mi lascino sola. Vorrei che le istituzion­i e la presidente Boldrini mi aiutassero a superare questa situazione e a trovare un lavoro». Federica B. ha una voce decisa. Parla rapida, mentre un bassotto abbaia in sottofondo. Spiega che non vuole più avere a che fare con la politica: «Ero renziana. Lo stimo ancora, ma sono schifata da tutto, dopo quello che ho visto».

Federica, ci racconta come è finita nell’ufficio del deputato Mario Caruso?

«Ho 30 anni, sono laureata in Giurisprud­enza e ho un master in Politiche pubbliche in Parlamento. Un’amica mi ha messo in contatto con lui e ho cominciato uno stage. Non retribuito, anche se la legge dice il contrario. Lavoravo a Palazzo Valdina. Tutti i giorni. Stesso ufficio del deputato e del sottosegre­tario Domenico Rossi, sempre assente».

E che faceva?

«Non granché. L’agenda, le proposte di legge. Lui si occupava dei fatti suoi, dei Caf che ha a Stoccarda, dove vive».

Poi che succede?

«Un mese e mezzo dopo l’inizio, mi invita a cena con l’inganno. Mi dice che sarebbe stata una cena di lavoro con altri, ma ci ritroviamo io e lui, in un ristorante di piazza Cavour. Lì mi spiega che se andavo a letto con lui, mi avrebbe messo nella segreteria di qualche Commission­e. Rifiuto: non sono una scappata di casa, ho famiglia. Ogni occasione è buona per restare solo con me. Comincio a soffrire, ho attacchi di panico. Dopo i tre mesi, mi promette un contratto, che non mi farà mai».

E lei continuerà comunque a lavorare con lui.

«Sì, nella speranza che mi paghi. Viaggio anche, andiamo a Catania per lavoro. Mi invita a Stoccarda, ma non vado. Mi manda un messaggino notturno, invitandom­i a casa sua. Io nel frattempo divento rigida, non voglio che fraintenda, che ci provi ancora».

Mi ha invitata a cena con l’inganno chiedendom­i di andare a letto con lui e che mi avrebbe sistemata Ho detto no «Schifata» «Ero renziana, lo sono ancora, ma sono schifata di tutto dopo quello che ho visto» Al figlio di Rossi paga 500 euro al mese, a me neanche il pranzo. È raccapricc­iante, poi dici che i giovani devono crescere

Quando decide di denunciarl­o?

«Quando scopro lo schifo. Vengo a sapere che Caruso ha assunto il figlio del sottosegre­tario Rossi, Fabrizio, che non viene mai e non lavora. A lui dà 500 euro al mese, a me neanche il pranzo. È raccapricc­iante. Poi dici che i giovani devono crescere».

Chi paga il figlio di Rossi?

«A me Caruso dice che lo paga il padre. Ma per legge non può. Avranno fatto qualche magheggio».

Ha sentito Caruso in queste ore?

«No, mi ha solo fatto sapere che non lavoro più per lui. Ora mi auguro che non mi succeda nulla, dopo le minacce che ha fatto alle Iene».

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