Corriere della Sera

«Non riuscirò mai a riprenderm­i, il mio nome ovunque»

- Marta Serafini

«Lasciatemi in pace, voi giornalist­i avete rovinato la mia famiglia e la mia vita». E’ furente Geary Danley, quando risponde al telefono dall’Arkansas a Bella Vista dove vive con la famiglia. E ha ragione di esserlo. Non erano passate nemmeno due ore dalla sparatoria di Las Vegas, quando i thread di estrema destra di 4Chan hanno iniziato ad additarlo come il killer, descrivend­olo come un attivista anti Trump. Una mossa per cercare di fare propaganda sulla sparatoria. Poi l’algoritmo di Google ha fatto il resto, inserendo il post tra le top News su Las Vegas. «Il mio nome è finito ovunque, sui blog, sui siti. Ci vorranno anni prima di riprenderm­i», grida Danley prima di riattaccar­e. A lui i seguaci-troll di 4Chan sono arrivati perché era stato sposato con Marilou Danley, indicata dalla polizia come compagna del vero killer, Sthephen Paddock. «Grazie per essere mia moglie, Marilou. Sono l’uomo più fortunato del mondo», scriveva Danley su Facebook nel 2012. Un post che i troll di destra hanno interpreta­to come una prova sufficient­e per sbattere la sua faccia in rete. «Geary e Marilou si sono sposati a Las Vegas nel 1990 e hanno divorziato nel 2014», ha spiegato alle television­i locali la figlia di Danley, Dionne Waltrip. Secondo la donna «la matrigna è una donna tranquilla e amorevole». Difficile dunque pensare, secondo gli ex parenti, che possa avere qualcosa a che fare con la strage, tantomeno con l’Isis. «Non abbiamo idea di chi fosse il suo nuovo compagno, Paddock. Ma siamo davvero contenti che Marilou non ci fosse con lui al momento della sparatoria», ha aggiunto Waltrip.

Il forum dell’Alt-right I troll di 4Chan lo hanno indicato come killer e hanno usato il suo nome per fare propaganda

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